sabato 25 giugno 2016

MAY BOOK HAUL + JUNE BOOK HAUL

Buondì amici lettori e amiche lettrici, direi che è giunto il momento di svelarvi cosa c'è di nuovo sui miei scaffali questo mese. Per il mese di maggio avevo deciso di aderire a un  #ALTACQUISTI della durata di 30 giorni e con mio immenso piacere (e le dovute eccezioni) sono riuscita nell'impresa. Dal ciò che segue potrebbe sembrarvi di no ma vi assicuro che invece è così. Fidatevi *fa l'occhiolino*.

MAY BOOK HAUL
#SCAMBI
Ogni tanto su BOOKMOOCH riesco a fare dei buoni affari, recuperando titoli vecchi di anni che non riesco più a trovare in libreria oppure scoprendo di voler leggere titoli che prima mai avrei pensato di affrontare (e in molti casi di cui non sapevo nemmeno l'esistenza). In realtà BLACK CITY di VICTOR GISCHLER (NEWTON COMPTON EDITORI) sarebbe dovuto arrivare già ad aprile ma, per una serie di ritardi nella spedizione, è arrivato solo all'inizio di maggio. La ragazza che me lo ha spedito è stata gentilissima e ha deciso di farsi perdonare aggiungendo al pacchetto STORIE DI VAMPIRI di NANCY KILPATRICK (NEWTON COMPTON EDITORI), autrice che ha l'apprezzata abilità di tinteggiare storie di vampiri cupe e tenebrose. I suoi vampiri non brillano certo al sole ma ribolliscono di emozioni intense e, talvolta, violente. Insomma non vedo l'ora di leggerlo. Per quanto riguarda il primo invece, trattasi di un postapocalittico con un personaggio molto sui generis che, dopo anni dalla fine del mondo come lo conosciamo, decide di avventurarsi nella nuova "civiltà".

#ACQUISTI
LACRIME IN COLLISIONE di BENEDETTA CIPRIANO è un acquisto dell'ultimo momento del mese di aprile e quindi per forza di cose arrivato durante la prima settimana di maggio. Fra le altre tematiche tratta anche la depressione e i disturbi ossessivi-compulsivi quindi spero di poterne affrontare presto la lettura. LA CANZONE CHE CI HA FATTO INCONTRARE di RYAN WINFIELD (SPERLING &KUPFER/MONDOLIBRI) è stato l'acquisto d'impulso di cui vi ho parlato qui, dettato da forze di causa maggiore perché altrimenti mi sarei vista arrivare a casa l'OFFERTA PREMIUM. UN BACIO DOPO L'ALTRO di JULIA QUINN (I ROMANZI MONDADORI) e DEMONI IN GIARDINO di R.L. NAQUIN (HARPER COLLINS ITALIA)  invece solo le eccezioni cui mi riferivo poco prima. Uscendo in edicola non potevo rimandarne l'acquisto. Il primo fa parte del #quartettoSmytheSmith (di genere historical romance) mentre il secondo di una buffa serie panarormal romance che si chiama #MonsterParadise.

JUNE BOOK HAUL

A giungo invece ho fatto la birbona e mi sono lasciata tentare da una promozione sul sito dell' HARPER COLLINS ITALIA, secondo la quale se acquistavi per un minimo di 25 le spese di spedizione tramite corriere espresso erano gratuite. Avevo un paio di cosette da recuperare e non volevo proprio stare ad impazzire per reperirle in edicola (ogni volta mi ritrovo a fare il giro delle 7 edicole), quindi ne ho subito approfittato. Verso la metà di questo mese ho fatto anche una giratina in un centro commerciale con la mamma e potevo non fermarmi alla Mondadori? Affatto. Quindi, dopo essermi quasi lasciata convincere a comprare due Einaudi ET per avere in regalo il telo da mare di Moby Dick (me lo sogno ancora la notte da quanto è bello!), ho ripiegato su un classico della letteratura russa su cui avevo messo gli occhi da anni e che mi sono presto portata a casa. È un mattone!

#ACQUISTI
Quindi, quindi, sul sito della Harper ho arraffato SULLE NOTE DEL TEMPO di JOSH LANYON (HARPER COLLINS ITALIA), thriller di uno degli autori che amo di più nel panorama M/M. Ero eccitatissima alla prospettiva di un suo arrivo in libreria e anche ora che ho questo tesorino tra le mani non mi sembra vero. Qualche giorno fa l'avevo iniziato a leggere ma ho dovuto metterlo in pausa per un po' perchè questo è un periodo a dir poco asfissiante e pieno di impegni. Ho bisogno di leggere qualcosa di semplice e leggero e in tal senso mi sta aiutando Scritto nel destino di Terri Osburn (ve ne parlerò prestissimo!). Ho preso anche SEMPRE PIÙ VICINI di GENA SHOWALTER (HARPER COLLINS ITALIA), che mi incuriosiva parecchio, e gli ultimi due usciti della #TheFatalSeries di MARIE FORCE di cui non vi dico nulla perchè non voglio farvi spoiler. Per quanto riguarda l'ultimo acquisto, il mattonazzo cui accennavo prima altri non è che ANNA KARENINA di LEV TOLSTOJ (OSCAR MONDADORI). Sono più di 1000 pagine, lo so. Però il suo è uno degli incipit più belli e fascinosi della letteratura russa:
"Tutte le famiglie felici si assomigliano; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo".

Per fortuna il post finisce qui e se tutto va come nei piani a luglio dovrei riuscire a domare meglio il mio lato bookaholic. Pregate per me. 
Insomma, che ne dite? Cosa avete acquistato di bello in questi mesi?
Un bacio.

lunedì 20 giugno 2016

LA MIA TBR ESTIVA: JANE EYRE BOOK CHALLENGE /w\ PENNY DREADFUL BOOK CHALLENGE

Buondì amici lettori e amiche lettrici, in questi giorni ho avuto un paio di ideuzze per allietare quella che tutti i metereologi paiono indicare come l'estate più calda (già al pensiero mi sento venir meno *presto, i sali!*) degli ultimi tempi. Ho deciso di stilare una TBR ESTIVA composta da due BOOK CHALLENGE TEMATICHE. Fra i BUONI PROPOSITI per il 2016 rientrava anche quello di leggere almeno UN CLASSICO AL MESE. Ormai purtroppo è sfumato, soffocato sul nascere da un crudele blocco del lettore. Così ho deciso di prendere due piccioni con una fava e di programmare le mie letture estive che, vista l'afa prevista, penso (e spero) saranno molte dal momento che rimarrò barricata in casa per quasi tutta la giornata (a cercare di trovare l'energia per alzarmi dal divano). Ho deciso di dividere la TBR in due CHALLENGE, ispirate rispettivamente A) a JANE EYRE e B) a PENNY DREADFUL, #SERIETV che amo alla follia e di cui ancora non sono riuscita a parlarvi seriamente. E giuro che se non la rinnovano per una quarta stagione mi incavolo! Ma come si fa a rinnovare tante trashate come SCREAM QUEENS e non PENNY?

TBR ESTIVA

-JANE EYRE di CHARLOTTE BRONTË (i grandi romanzi BUR) perchè è da eoni che devo convincermi ad iniziarlo. A grandi linee conosco già la storia (grazie agli innumerevoli film che sono stati realizzati in proposito-quello con Michael Fassbender è il mio preferito!) ma credo sia arrivato il momento di leggere questo mattoncino, anche perchè ha tutte le premesse per piacermi. Un burbero signore inglese, un mistero in soffitta (da cui provengono una serie di urli agghiaccianti durante la notte) ,la cara Jane e una magione inglese immersa nel verde.
-LA BAMBINAIA FRANCESE di BIANCA PITZORNO (OSCAR BESTSELLERS) perchè l'autrice, soprattutto per la parte finale, si è ispirata al romanzo Jane Eyre.
-ILGRANDE MARE DEI SARGASSI di JEAN RHYS (GLI ADELPHI) poichè racconta, tramite un'altra penna, la triste storia di Bertha Mason, uno dei protagonisti del romanzo di Charlotte Brontë.

-FRANKESTEIN di MARY SHELLEY (GIUNTI) perchè voglio capire quanto del personaggio di Mary è stato ereditato da John Clare.
-LO STRANO CASO DEL DR. JEKYLL E MR. HIDE di ROBERT LUIS STEVENSON (GIUNTI) perchè mi affascina molto la teoria che afferma come nell'essere umano vi siano due differenti nature, due tendenze comportamentali opposte, una volta al Bene e l'altra al Male, che, continuamente in contrasto tra loro, cercano di prendere il sopravvento.
-DRACULA di BRAM STOKER (MONDOLIBRI) perchè voglio leggere i primordi della figura del vampiro, una delle creature soprannaturali che non manca mai di affascinarmi. Ho passato un periodo della mia adolescenza a sperare di vederne comparire uno al di là dei vetri della mia portafinestra.

Spero veramente tanto di riuscire a tenere fede ai miei propositi di lettura per quest'estate. Voi cosa avete in programma di leggere in vacanza (utopia per me)? Raccontatemi. Ah, quasi dimenticavo, se volete unirvi a me in quest'impresa giunonica, prego accomodatevi.
Un bacio.
Giulia

sabato 18 giugno 2016

#PENSIERIALVENTO --- DOPO DI TE di JOJO MOYES (MONDADORI)

Buondì amici e amiche, è stato un parto ma alla fine sono riuscita ad arrivare all'ultima pagina di DOPO DI TE e adesso eccomi qui, a cercare di districare il nodo di emozioni che mi ha suscitato. È stata un'esperienza di lettura strana, molto emozionante (ci sono stati momenti in cui il mio cuore ha mancato un battito), elettrizzante, dolorosamente personale ma al contempo anche un filino deludente. Non che mi aspettassi di provare le stesse sensazioni provate con IO PRIMA DI TE perché questi due, a mio avviso, sono due libri ben diversi ed è importante tenerlo presente durante la lettura del sequel, ma perché il suo finale lascia un visibilio di domande ancora a aperte, tanti punti interrogativi che non trovano risposta. È un libro che finisce con un inizio (per Lou) e non ha un vero e proprio happy ending (nel senso tradizionale del termine). E questa cosa mi ha disturbata alquanto perché ha il sapore di un finale aperto. E io li odio. Quanto li odio i finali aperti! Arrgh.


#PENSIERIALVENTO


TRAMA: Come si fa ad andare avanti dopo aver perso chi si ama?
Come si può ricostruire la propria vita, voltare pagina?
Per Louisa Clark, detta Lou, come per tutti, ricominciare è molto difficile. Dopo la morte di Will Traynor, di cui si è perdutamente innamorata, si sente persa, svuotata.
È passato un anno e mezzo ormai, e Lou non è più quella di prima. I sei mesi intensi trascorsi con Will l'hanno completamente trasformata, ma ora è come se fosse tornata al punto di partenza e lei sente di dover dare una nuova svolta alla sua vita.
A ventinove anni si ritrova quasi per caso a lavorare nello squallido bar di un aeroporto di Londra in cui guarda sconsolata il viavai della gente. Vive in un appartamento anonimo dove non le piace stare e recupera il rapporto con la sua famiglia senza avere delle reali prospettive. Soprattutto si domanda ogni giorno se mai riuscirà a superare il dolore che la soffoca.
Ma tutto sta per cambiare.
Quando una sera una persona sconosciuta si presenta sulla soglia di casa, Lou deve prendere in fretta una decisione. Se chiude la porta, la sua vita continuerà così com'è: semplice, ordinaria, rassegnata. Se la apre, rischierà tutto. Ma lei ha promesso a se stessa e a Will di vivere, e se vuole mantenere la promessa deve lasciar entrare ciò che è nuovo.



#PENSIERISUPENSIERI 
 POTENZIALI SPOILER PER CHI NON HA LETTO "IO PRIMA DI TE"

Dopo di te si apre con due colpi di scena di tanta e tale intensità, tali da farvi cadere gli occhiali dalla punta del naso per lo shock. Shock che raggiunge il suo picco massimo una volta arrivati a scoprire quale altro coniglio Will ha in serbo per Louisa nel suo cilindro magico. E a farvi rimanere ancora più di sasso ci si mette anche la nostra eroina con una  "disavventura", che la porta tra le altre cose a frequentare un gruppo di sostegno (Guardare Avanti) per persone alle prese con l'elaborazione del lutto e a conoscere Sam, un paramedico dal cuore d'oro. Dopo di te ha un ritmo decisamente più lento e meno scorrevole del suo predecessore. Sicuramente si avverte la mancanza di un elemento che precedentemente aveva funto da catalizzatore per il ritmo di lettura, Will, quando la voglia di scoprire la sua decisione definitiva aveva avuto l'effetto di renderla molto più veloce. Una cosa che amo di Jojo Moyes è che non è un'autrice che indora la pillola, anzi, te la fa ingoiare amara. Con il suo stile semplice e diretto e la sua incredibile capacità di padroneggiale l'arte della parola, ha il potere magico di rendere eccezionalmente realistiche (e a tratti anche comiche) le sue narrazioni. Jojo Moyes ci fa capire che il lutto non si elabora in uno schiocco di dita. Che serve tempo, pazienza, tanto lavoro su se stessi e le giuste mani che si tendono per aiutarti. Ci sono persone che impiegano una vita intera a ritrovare un giusto e nuovo equilibrio. Alcuni non ci riescono neppure e si portano dietro la perdita come un macigno. La Lou che ritroviamo in questa storia è ferma ad un impasse. Imprigionata in un limbo di dolore che la fa sentire come in una palla di vetro rivestita di ovatta. Immobile e incapace di fare il benché minimo sforzo per riuscire a superare questa condizione di stallo. Leggere queste pagine è stata anche un'esperienza molto personale, mi sono rivista negli occhi di ciascun partecipante alle riunioni, in passato ho provato le loro stesse emozioni, ho attraversato le loro  stesse tappe. Quando si perde una persona cara è difficile pensare al futuro, il senso di colpa di stare  ancora al mondo mentre lei invece se ne è andata è forte.  La si sente ancora troppo presente per riuscire ad andare avanti e ci si ferma. Alla fine però bisogna riuscire a trovare un accordo tra il passato e ciò che rappresenta, con tutto il suo carico di ricordi, e il presente, per ricostruire un nuovo equilibrio interiore che ci consenta di guardare al futuro con occhi sereni e fiduciosi. Bisogna riscoprire l'importanza di spiccare il volo e rimettersi in moto. Il passato è importante, ci aiuta a essere ciò che siamo, ma bisogna imparare anche a guardare avanti, senza sensi di colpa e paura di vivere. La vita è breve, bella, intensa. Bisogna saper rischiare. Come vi dicevo poco sopra è stata una lettura strana ma molto molto bella, sicuramente non come lo è stata quella di Io prima di te ma ci si avvicina pericolosamente. Peccato per l'happy ending non convenzionale che lascia un po' di amaro in bocca sul finale ma, ripensandoci, riconosco che l'autrice (sempre così realistica) non poteva farla finire in maniera diversa. Nella vita reale non esistono happy ending assoluti come quelli delle favole. Se Io prima di te è un paradossale inno alla vita e un'amara lezione sull'amore, Dopo di te è invece una sorta di  lectio magistralis sull'importanza dello spiccare il volo e lanciarsi nelle opportunità che la vita ci regala. Su come sia difficile ma non impossibile riuscire a metabolizzare una perdita. Basta solo un po' di coraggio...

"Sul serio, è così. Ci ho pensato a lungo. Impari a convivere con il dolore, impari a convivere con loro. Perché si, rimangono nel nostro cuore, anche se non respirano e non vivono più accanto a noi. Non è lo stesso dolore devastante che si prova all'inizio, il dolore che ti travolge e  ti fa venire voglia di piangere nei posti sbagliati e di prendertela con tutti gli idioti che sono ancora vivi mentre la persona che amavi è morta. È qualcosa che impari a gestire. Come adattarsi intornoa  un buco. Non so. Come essere...una ciambella invece di una focaccina"
DOPO DI TE PAGINA 132


TRE STELLINE

Voi cosa ne pensate?
Un bacio.

lunedì 13 giugno 2016

#PENSIERIALVENTO --- LA CANZONE CHE CI HA FATTO INCONTRARE di Ryan Winfield (SPERLING & KUPFER)

Buondì amici lettori e amiche lettrici, #PENSIERIALVENTO sarà la nuova rubrica (a cadenza casuale) dedicata, qui sul blog, alle recensioni singole. L'oggetto di questa tipologia di post oggi è LA CANZONE CHE CI HA FATTO INCONTRARE, un libro che mi ha fatta pentire della mia bruttissima abitudine di comprare, di tanto in tanto, libri d'impulso.


Tutto è iniziato quando ho scoperto che non avevo ancora fatto l'ordine sul nuovo catalogo dell'EUROCLUB così, per evitare l' OFFERTA PREMIUM, che per inciso sembra contenere sempre titoli che non rientrano fra i miei gusti, sono corsa sul sito online e l'ho frugato da cima a fondo, alla disperata ricerca di un libro da ordinare per salvarmi in extremis. Sono inciampata in JANE'S MELODY e, dopo qualche dubbio, mi sono lasciata convincere dalla promessa di una trama un po' diversa dalle solite.


TRAMA: Jane ha solo quarant'anni, ma l'esistenza l'ha già messa a durissima prova. Ha appena perso la figlia Melody e non riesce a darsi pace. Per averla lasciata andare senza rendersi conto di quanto stava succedendo. Per essersi lasciata travolgere dalle mille incombenze di madre single, sempre a rincorrere conti che non tornano. Jane è davvero disperata e, nella spasmodica ricerca di qualcosa che le spieghi quella giovanissima vita spezzata, si aggrappa a una presenza nuova e sconosciuta. L'unica presenza che, forse, la può aiutare a capire la morte della ragazza. È Caleb, il giovane con la chitarra che ha messo una moneta sulla tomba ed è sparito senza dire una parola, mentre il suo sguardo triste incrociava per un attimo quello di Jane. Quando lo ritrova, convinta che sia stato il ragazzo della figlia, Jane gli offre ospitalità, un lavoro, lo convince a restare, per farsi raccontare gli ultimi giorni di Melody. Ma Caleb non è quello che sembra. E s'innamora pazzamente di Jane. La differenza di età, le circostanze drammatiche e un'idea di futuro quasi impossibile le sembrano ostacoli insormontabili. Forse, però, il vero amore non conosce limiti.

#PENSIERISUPENSIERI

A spingermi verso l'acquisto di questo libro sono stati principalmente due elementi: -il LUTTO pareva essere una delle TEMATICHE portanti della storia (insieme a quella della dipendenza e della codipendenza*) e -due PROTAGONISTI così differenti anagraficamente ma che, inaspettatamente, riescono a vivere  "un amore sensuale e romantico che sfida le convenzioni". Date le ottime premesse mi aspettavo una storia difficile, piena zeppa di ostacoli, che mi facesse emozionare e riuscisse a sciogliermi. Una storia alla Charles Martin, complicata e dolorosa da leggere. E invece ho trovato tutt'altro:
-ho trovato uno STILE talmente tanto IMPERSONALE da impedirmi di provare empatia verso la situazione in cui Jane si trova a versare. Una situazione orribile, che nessuna madre dovrebbe mai trovarsi a vivere. La perdita di una figlia ti corrode dall'interno, ti logora. E invece la storia è risultata asettica, un freddo resoconto di una perdita, poi di una storia d'amore (?) e infine del desiderio di cambiamento di una donna di mezza età e infine di un'altra perdita ancora.
-ho trovato i la caratterizzazione dei personaggi veramente mal riuscita. Credo di non aver mai trovato PERSONAGGI così PIATTI e quasi totalmente privi di PROFONDITÀ PSICOLOGICA come quelli che abitano La canzone che ci ha fatto incontrare. Una cosa che mi ha veramente disturbata è che l'autore, nel tentativo di farci conoscere meglio Jane e Caleb, si limita a seminare qua e là, nella narrazione, lampi di passato dei due protagonisti, così brevi e fulminei, da non farci capire niente della loro personalità. Niente del loro passato. Sappiamo solo che Caleb suona la chitarra, che sogna di trasferirsi a Austin per intraprendere la carriera di cantautore , che è orfano di madre e figlio di un padre ubriacone e che proviene da Spookane. Di Jane conosciamo ancora di meno: sappiamo che ha un rapporto conflittuale con la madre, che frequenta un gruppo di sostegno (AlAnon) e che si rammarica di non conoscere gli ultimi 5 anni della figlia tossicodipendente e alcolista. Al di là della caratterizzazione fallace dei personaggi un'altra grande pecca è la costruzione dei dialoghi,dai quali si dovrebbe perlomeno percepire la differenza di età dei due (due differenti maturità insomma) che invece, a parole (e anche nei fatti), si rivela inesistente.
-ho trovato la storia (divisa in tre parti dall'autore) piena zeppa di cliché del genere e frasi stereotipate che hanno l'effetto, almeno per quanto mi riguarda, di costruire una storia d'amore, mal architettata anch'essa, veramente troppo inverosimile e si, odio ammetterlo, a tratti anche stomachevole.  Fra le altre cose manca totalmente il processo d'innamoramento tra i due. Che tra virgolette è anche la parte che preferisco. Quello step della storia che vede i due personaggi impegnati in una sorta di rituale di conoscenza, un annusarsi verbale. In Jane's Melody si passa dal "ciao mi chiamo X" al "saltiamoci addosso nello sgabuzzino delle scope" al "ti amo perdutamentenonpossoviveresenzadite" in un batter d'occhio. Uff. Dove cavolo è andato a finire il processo di innamoramento? Per quale motivo vi piacete? Su, spiegatelo ai vostri lettori! Una cosa che non ha mancato di irritarmi lungo tutta la seconda parte sono i continui cenni al sesso. Ogni due pagine Jane e Caleb trovavano il verso di battezzare ogni angolo della casa manco fossero due adolescenti in fregola. E se le scene di sesso non mi dispiacciono di solito (se ben motivate e non volgari), in numeri così elevati finiscono per stuccarmi.

Insomma, LA CANZONE CHE CI HA FATTO INCONTRARE per me è un netto NO. In compenso l'autore è un figo da paura. Su, rrifacciamoci gli occhi! Ovviamente, come sempre, ci tengo a precisare che questa è semplicemente la mia opinione personale, quindi spero che non vi sentiate offesi se invece a voi il libro è piaciuto.

DUE STELLINE

Voi cosa mi dite in proposito? Lo avete letto?
Un bacio.

* Si definisce codipendenza una condizione psicologica o una relazione in cui una persona è controllata o manipolata da un'altra che sia affetta da una condizione patologica (solitamente narcisismo o dipendenza da sostante); e in termini più ampi, si riferisce alla dipendenza dai bisogni o dal controllo di un altro.Spesso comporta anche l'attribuire ai propri bisogni una priorità minore, mentre si è eccessivamente preoccupati per i bisogni degli altri.La codipendenza può presentarsi in ogni tipo di relazione: familiare, amicale, romantica, tra colleghi di studio o di lavoro e comunitaria.La codipendenza può anche essere caratterizzata da negazione, bassa autostima, eccessiva sottomissione, o meccanismi di controllo (FONTE: WIKIPEDIA).

mercoledì 8 giugno 2016

CURRENTLY READING // Maledictus Umbra e Dopo di te # 2

Buondì amici lettori e amiche lettrici, lo so, oggi posto il mio #CURRENTLY READING veramente in ritardo ma ho un'ottima scusa a mia difesa e giustificazione. È stata una giornataccia frenetica! Non sto qua ad assillarvi con i perché e i per come del caso, non voglio angosciarvi quindi parto subito con il presentarvi le mie "letture in corso". Come sempre, nei commenti aspetto le vostre! Sono DUE le LETTURE IN CORSO di queste ultime settimane:

1) MALEDICTUS UMBRA. L'ECLISSE E IL PRINCIPIO di ELISA FILIPPI (#self). Per il momento ho letto il 54% delle pagine complessive. La lettura sta andando un po' a rilento principalmente perché ho qualche piccolo problemino ad abituarmi allo stile di scrittura di Elisa (molto elaborato ,a tratti poetico e ricco di metafore), cui non sono abituata, ma devo ammettere che la storia ha dei punti di originalità non indifferenti. È misteriosa, non posso negarlo e a me questa "fumosità" piace veramente tanto. Quindi prestissimo conto di finirlo e farvi sapere la mia opinione in merito. Per di più sto impazzendo perché ancora non sono riuscita a capire bene in cosa consista la maledizione dell'antenata di Evangeline Bristamil e perché sia proprio la giovane donna colei che è destinata a dissipare le ombre che offuscano la sventurata famiglia. Beh, lo scoprirò solo leggendo...

2) DOPO DI TE di JOJO MOYES (#mondadori). Per quanto riguarda unvece i miei progressi di lettura del sequel di Io prima di te, sono appena arrivata a pagina 64 e questa sera, se non mi si chiudono gli occhi, conto di andare avanti di qualche capitolo. Che dire? Quest'autrice sa come prendere al lazzo i suoi lettori. Il grado di verosimiglianza e attinenza alla realtà delle sue storie è molto alto e questa è una delle caratteristiche che me la fa amare così tanto. Jojo Moyes non indora la pillola. Eventi catastrofici, come quello che è successo alla nostra Lou, non si superano in uno schioccho di dita. Per certi versi mi sono rivista nella Lou di queste prime pagine. Imprigionata in un limbo di dolore senza fine. Il dolore ti fa sentire come in una palla di vetro rivestita di ovatta. Immobile e incapace di fare il benché minimo sforzo per riuscire a superare questa impasse psico-emotiva. Jojo Moyes però ha mantenuto anche la sua bizzarra capacità di far ridere il suo lettore anche nel bel mezzo della catastrofe più nera, tramite la costruzione di quadrettini che non possono che essere definiti in altra maniera se non comici. I colpi di scena sono già molti anche dopo la sola lettura di queste prime pagine. Per il momento promette bene.

Quali sono le vostre letture in corso?
Un bacio.
Giulia

venerdì 3 giugno 2016

May ℛecap: ℓetture + movies # 12

Buondì amici lettori e amiche lettrici, questo mese mi sono imposta di scrivere celermente questo ormai consueto riassuntino mensile che tende però sempre a farsi aspettare un bel po'. È stato un maggio rosa con tutta una serie di recuperi che volevo fare da tantissimo tempo. Iniziamo dando i numeri!

3 LIBRI e 1/2 [3 CARTACEI - 1/2 EBOOK)
3 e 1/2 ROMANZI
4 AUTRICI [1 ITALIANA - 1 STRANIERA]
831 PAGINE LETTE circa - 27 PAGINE AL GIORNO


#LETTURE
Come vi ho già anticipato proprio qua sopra è stato un mese all'insegna del #ROMANCE. Uno de miei generi letterari preferiti. Per riprendere bene il ritmo avevo bisogno di rifugiarmi nella mia comfort zone così ne ho approfittato e siccome ho troppe serie iniziate e con le quali non sono assolutamente in pari mi sono data al recupero di una delle mie preferite in assoluto: i BRIDGERTON di JULIA QUINN. Ho letto IL DUCA E IO, UN UOMO DA CONQUISTARE e A SIR PHILLIP, CON AMORE. Sarò breve e concisa. L-E-G-G-E-T-E-L-I !!! Julia Quinn è una delle poche autrici capaci di conciliare perfettamente comicità (e non sto parlando di una comicità sciocca ma arguta e attentamente architettata) e romanticismo. Non di quello  troppo dolce e zuccheroso ma comunque capace di scioglierti il cuore. In tutti i libri della serie ogni capitolo è accompagnato da una breve intro. Per quanto riguarda i primi si tratta di brevi stralci (divertentissimi!) tratti da un giornale di pettegolezzi fittizio redatto da una misteriosa Lady Whisteldown. Leggendoli vi scompiscerete dalle risate. Si distinguono per una comicità molto composta, molto british, ma...si, proprio per questo vi rotolerete dalle risate. Il duca e io ne rappresenta il titolo d'ouverture . Ha come protagonisti Daphne e Simon Basset, Duca di Hastings ed è, per il momento, uno dei miei preferiti dell'intera serie. Il suo punto di forza (che poi è anche l'elemento che me lo ha fatto adorare così tanto) sono i dialoghi tra i due "innamorati", i loro scambi di battute sono irresistibili e il tono ironico impresso alla narrazione dalla Quinn è degno di nota. Come accade spesso per i libri che fanno parte di questo genere l'ossatura di base è comune a tante altre storie che appartengono allo stesso filone ma è la sovrastruttura che vi applica l'autrice a renderla una delle migliori storie mai lette. Da una parte abbiamo un neoduca reticente nei confronti dell'amore il cui odio per l'appena defunto padre lo ha messo da anni sulla strada della distruzione personale. Ecco che su questa strada all'apparenza ormai segnata si para una giovane donna affascinante, l'amica che tutti i gentiluomini vorrebbero ma che nessuno è deciso a sposare, in cerca di un marito che susciti in lei passione oltre che amicizia. Non potrebbero esistere persone che vogliono cose più diverse dalla vita eppure i loro due cammini si incrociano e...sono scintille! CINQUE STELLINE. Un uomo da conquistare invece vede in scena Penelope Featherington (la classica wallflower zitella delle stagioni londinesi) e il più affascinante dei fratelli Bridgerton, Colin, tanto ammirato e cacciato dalle mamme londinesi quanto insoddisfatto della propria esistenza. Quando Penelope all'inizio del libro descrive l'esatto momento in cui si è innamorata di C. non ho potuto trattenermi dal sorridere: "Il sei aprile 1812, precisamente due giorni prima del suo sedicesimo compleanno, Penelope Featherington si innamorò. Fu, in una parola, eccitante. Il mondo tremò. Il suo cuore sobbalzò. Restò senza fiato. Fu inoltre in grado di stabilire, con una certa soddisfazione, che l'uomo in questione, un certo Colin Bridgerton, aveva provato esattamente le stesse emozioni. Oh, non per quanto riguarda l'innamorarsi. (...) Tuttavia per lui la terra tremò, gli sobbalzò il cuore, e Penelope fu certa restò anche senza fiato. Per una decina di secondi buona. Una caduta da cavallo faceva solitamente quell'effetto a chi ne era vittima". Segretamente innamorata del fratello della sua migliore amica, Eloise, alla veneranda età di 28 anni non ha mai ricevuto una proposta di matrimonio e si è ormai rassegnata a passare il resto della propria vita ostaggio della donna più pettegola del bel mondo londinese, sua madre. L'aspetto più carino  e dolce di questo libro è che pare essere proprio Colin l'unico in grado di cogliere la bellezza nascosta della donna, la sua incredibile intelligenza, rimasta nascosta per anni (anche a lui) sotto lo spesso strato della sua timidezza. QUATTRO STELLINE. A Sir Phillip, con amore invece parla della solitudine. Di un uomo solo, imprigionato in un matrimonio senza calore e in un rapporto padre-figli, che la paura di replicare gli errori del padre violento gli impedisce però di vivere appieno. E di una donna, Eloise,  indipendente e caparbia, decisa a trovare l'uomo della sua vita a tutti i costi, anche a discapito della propria reputazione. I loro destini si incontrano in ben tristi circostanze, la morte della moglie di Phillip, da cui inizia una corrispondenza che cambierà per sempre la loro vita. Una delle parte migliori di questo libriccino sicuramente sono i buffi teatrini che Phillip (un vero e proprio orso) intavola con i due gemelli (da cui traspare anche tutto il suo disagio nel relazionarsi ai figli di otto anni). Così Eloise irrompe improvvisamente nella vita di Phillip scombussolando all'uomo tutti i piani così accuratamente ragionati di trovare e sposare una donna che possa essere in primis mamma e poi, forse,una moglie. Non cerca certo l'amore ma la comodità di qualcuno cui appoggiarsi per risolvere le difficoltà della vita quotidiana. Beh, il destino gli farà trovare ben altro. QUATTRO STELLINE.

IL DUCA E IO (Bridgertons, #1) - IL VISCONTE CHE MI AMAVA (Bridgertons, #2) - LA PROPOSTA DI UN GENTILUOMO (Bridgertons, #3) - UN UOMO DA CONQUISTARE (Bridgertons, #4) - A SIR PHILLIP, CON AMORE (Bridgertons, #5) - AMARE UN LIBERTINO (Bridgertons, #6) - TUTTO IN UN BACIO (Bridgertons,   #7) - IL VERO AMORE ESISTE (Bridgertons, #8)

Infine, durante il mese di maggio sono arrivata a metà di un ebook fantasy che finirò sicuramente di leggere nel corso del mese di giugno: MALEDICTUS UMBRA. L'ECLISSE E IL PRINCIPIO di ELISA FILIPPI.



#MOVIES
Lo scorso mese ho avuto occasione di vedere due film al cinema (VELOCE COME IL VENTO e THE DRESSMAKER) e uno su NETFLIX (FINAL DESTINATION 5). Per quanto riguarda quest'ultimo da fan della serie di film omonimi non potevo non guardarlo, anche se ogni volta sono dolori per lo stomaco. Per chi non conoscesse i vari Final Destinationsss si tratta di film ad alto contenuto splatter e morti altamente improbabili in cui la Signora dalla lunga e affilata falce si impegna nei modi più fantasiosi per pareggiare i conti con la Natura. Come in ogni FD che si rispetti tutto prende avvio da una morte scampata. Il "veggente" del gruppo questa volta è Sam Lawton che, durante un viaggio di lavoro, riceve la terribile premonizione del catastrofico crollo del ponte. Prima di decidere di guardare questo film, un piccolo consiglio...preparate adeguatamente il vostro stomaco e assolutamente non guardatelo se avete intenzione di togliervi la miopia con il laser! TRE STELLINE. Veloce come il vento invece l'ho visto su incoraggiamento di una mia amica fan dei motori. E inaspettatamente mi è piaciuto! A quanto ho capito è tratto da una storia vera e,si, parla di macchine da corsa, ma ancor di più parla del rapporto burrascoso e struggente tra un fratello, Loris (leggenda ormai tossicodipendente dell'automobilismo da rally), e una sorella, Giulia De Martino (astro nascente del Gran Turismo), che vive in una cascina nella campagna dell'Emilia Romagna, insieme al fratellino minore Nico, dopo l'improvvisa morte del padre per infarto cardiaco. Entrambi vengono costretti a vivere sotto lo stesso tetto proprio a causa della scomparsa del padre e, piano piano, è proprio questa costrizione a permettere loro di imparare ad amarsi di nuovo. E alla fine, poco dopo i titoli di coda, mi è pure scappata una lacrimuccia, lo ammetto. Molto molto bello. QUATTRO STELLINE.
The Dressmaker. Il diavolo è tornato invece è tratto dal romanzo omonimo di Rosalie Ham (pubblicato da poco dalla Mondadori). È un film molto enigmatico, a tratti marcatamente tragicomico e anche esplicitamente divertente. Che racconta di una vendetta sociale e morale. Dalle atmosfere un po' strane. Che può piacere come può non piacere. Non ammette vie di mezzo. In un polveroso paesello australiano fa ritorno (dopo anni trascorsi in Europa) Tilly, decisa a far luce sull'episodio traumatico, avvenuto nella sua infanzia, che ne ha poi determinato la cacciata da Dungatar. Con Tilly, sarta provetta, arriva anche una ventata di modernità, in un paesino tristemente bigotto, nei modi e nei pensieri come negli abiti. Ed è proprio con l'ago e le forbici da sarta che la donna mette in atto la sua inaspettata vendetta sugli ottusi abitanti del piccolo paese. A me è piaciuto molto, soprattutto la prima parte, caratterizzata da una serie di quadretti comici spassosissimi. Da un certo punto del film in poi è successa però una cosa che mi ha spiazzata (Liam Hemsworth ma che mi combini!) e il film ha iniziato a prendere una piega sempre più tragica e lugubre fino al finale...funereo! Tutto sommato è un film bellino. Consigliato perché saprà sicuramente spiazzarvi. TRE STELLINE.

E con questo il riassuntino del mese di maggio si conclude. Voi che mi raccontate di bello? Avete qualche lettura da consigliarmi?
Un bacio.