sabato 12 dicembre 2015

In My Maiℓbox: un po' degli ultimi acquisti fra compleanni e giri in edicola/fumetteria

Buon sabato sera amici lettori e amiche lettrici, direi che è giunto il momento di pubblicare una nuova puntata della rubrica In My Mailbox. Giovedì scorso ho avuto la brillante idea di farmi il vaccino quindi ieri ho passato la giornata in altomare con il vento a forza 8 ma oggi la mareggiata, per fortuna, è scesa. Così ho deciso di mostrarvi alcuni dei miei ultimi acquisti. Poche settimane fa è stato il mio compleanno. Ovviamente ne ho approfittato per farmi un regalino. Oltretutto avevo anche un bel buono per Amazon. C'erano un paio di titoli *coff* tre che desideravo da tempo e dunque mi sono lanciata all'acquisto!
Eccoli qua. Non sono bellissimi? *sguardo da mamma chioccia* Il quarto in realtà è stato un acquisto collaterale. Dovevo raggiungere un determinato tetto di spesa e, visto il prezzo bassissimo (3,o3 euro) ho deciso di "sacrificarmi". Ah, la dura vita del compratore compulsivo! Comunque, bando alle ciance e via alle presentazioni! Il titolo di cui vi scrivevo poco fa è La regola del gioco di Allison Leotta (One), thriller e primo di una serie dedicata a Anna Curtis, sostituto procuratore a Washington DC. Proseguiamo adesso con i titoli che avevo adocchiato già da un po': Vite sospese di Alessia Litta (Triskell Edizioni), Mysterious Skin di Scott Heim (Playground) e Nascosta di Kendra Elliot (AmazonCrossing). Vite sospese è un urban fantasy ambientato in italia e scritto da un'autrice italiana. Non vedo l'ora di leggerlo! Mysterious Skin è invece una storia bella fortina mentre Nascosta è il primo di una serie romantic suspense, #Bones. I libriccini che vedete qui accanto invece sono frutto di una serie di capatine in edicola/libreria/fumetteria. Iniziamo con Amedeo, je t'aime di Francesca Diotallevi (Electa), preso con 20% di sconto alla Feltrinelli della Stazione Centrale in cui mi trovo a gironzolare in attesa del treno che mi riporti a casa 5 giorni su 7. "Ogni tanto ci scappa il morto!". Modigliani mi affascina da sempre per la sua vita "movimentata" e tormentata, non potevo lasciarmi sfuggire questo libro anche se sono conscia che alla fine non saranno le rose a fiorire. Ogni volta mi si stringe il cuore. In fumetteria ho preso il vol 1 del manga di Lady Oscar di Riyoko Ikeda (Goen). Sinceramente non ho ben capito il programma della pubblicazione, vorrà dire che ogni tanto butterò l'occhio al sito della CE. Il trono e la stirpe di Jacqueline Carey (TEA) è la prima parte del primo capitolo della seconda trilogia fantasy del #CiclodiTerred'Ange *si asciuga il sudore dalla fronte*. Ma perchè le CE italiane devono complicare sempre tutto? Ritrovarsi di Judith McNaught (RM) invece è stato il regalo-consolazione per il vaccino di giovedì. E' una delle migliori autrici di romance sulla piazza e non vedo l'ora di leggerlo insieme a tutti gli altri che ho accumulato dell'autrice.  

Voi che mi dite? Cosa avete acquistato di bello? Un bacio!

martedì 8 dicembre 2015

November ℛecap | ℓetture + telefilm #3

Buon martedì amici lettori e amiche lettrici! Finalmente è arrivato il momento di aggiorarvi sulle letture e i telefilm del mese di novembre. Soprattutto per quanto concerne il versante telefilm sono molto soddisfatta. Posso dire di aver finalmente trovato la mia serie tv del cuore dopo tantissimi anni dalla scoperta della prima, Buffy l'ammazzavampiri. Questo mese è stato un susseguirsi incessante di sfortune varie, non ultima la macchina da buttare nel cassonetto, però, perlomeno in fatto di letture, sono riuscita a risollevare la situazione e a ritrovare il mio nuovo ritmo di lettura. Adesso però,bando alle ciance e parliamo di libri!
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-LIBERATO di ALEKSANDR VOINOV è un breve racconto, quasi un epilogo di una storia più ampia, di genere mm e ambientazione storica. I nostri due protagonisti si muovono infatti ai tempi delle Crociate. E la cosa bella sapete qual è? Che il sapore storico della storia si percepisce già nei dialoghi ancor prima che nelle ambientazioni. Romantici. Che richiamano subito alla mente il mondo dei cavalieri medievali. Un mondo fatto di promesse di fedeltà e onore.La lotta per conquistare la Terra Santa si mescola al racconto dell'epilogo di una dolce storia d'amore. Epilogo perchè dalle poche pagine di cui il racconto si compone si percepisce un passato comune, condiviso dai due protagonisti, William Raven, il crociato, e Guy de Metz. Entrambi i cavalieri sono legati ferreamente ai propri doveri, entrambi sono alla ricerca della redenzione e il perdono per i propri "peccati". E se il peccato più grande di cui si sono macchiati fosse proprio quello capace di renderli completi? "Non cerco più il perdono. Era una follia. Se amarti è un peccato, sarò felice di bruciare all'Inferno". Ho trovato Liberato un racconto brevissimo e molto carino, scorrevole e dolcemente romantico. Tre stelline. 

-I RESTI DI BILLY di JAMIE FESSENDEN (Triskell Edizioni) è un mm con lievissime sfumature psico-thriller. In realtà la parte thriller della storia è nascosta tutta nella psiche di uno dei due personaggi. Capirete il perchè più avanti. Jamie Fessenden è diventato ufficialmente uno dei miei autori preferiti e spero vivamente che la Triskell prima o poi decida di portare in Italia anche Violated perchè le sue storie valgono veramente la pena e il mio inglese fa acqua da tutte le parti. I resti di Billy non è la classica storia d'amore leggera. Non è una storia facile. E' l'esempio di come, per quanto si desideri con tutte le nostre forze qualcosa, talvolta la nostra psiche riesca ad avvilupparci con i suoi tentacoli e a piegarci alla sua volontà. Una delle tematiche portanti della storia è l'abuso infantile. Nei confronti di chi lo capirete già leggendo la trama. L'identità di chi lo ha perpetrato nei confronti di Kevin Derocher la scoprirete leggendo il libro. Pagina dopo pagina. In cui l'autore riesce a delineare (grazie anche all'aiuto della mamma psicanalista) una storia verosimile utilizzando uno stile scorrevole e schietto. Senza tanti giri di parole. Ed è questa la parte della storia che mi ha colpita di più. L'accuratezza con cui le vicende traumatiche dell'infanzia di Kevin vengono ricostruite e collegate perfettamente e logicamente alle modalità del suo tentato suicido. E' qui che entra in gioco Tom, psicanalista incaricato di effettuare su Kevin una valutazione psicologia. E' lui che, quando lo incontra nuovamente anni dopo, lo aiuta a dare senso alle orribili scene che prendono forma come fantasmi nella mente di Kevin. Sono ricordi oppure parti della sua fervida immaginazione? Ecco la parte psico-thiller. Il sentimento d'amore che scocca fra i due è solo una minima parte (pur importante) della storia. Jamie Fessenden nello sviluppare la matassa della trama non adotta soluzioni facili. In certi frangenti è duro, realistico. Una storia dolce e dura al contempo. Emozionante e avvincente. Consigliatissima. Quattro stelline. 

-THIAGO di MARGARET GAIOTTINA (Mamma Editori) è il secondo capitolo della #SagaJaguarà. Quanto ci ho messo a prendere in mano questo seguito! Ricordo di averlo comprato quasi un annetto fa, poco dopo la sua uscita in formato ebook. E' un libriccino brevissimo e, complice lo stile semplice dell'autrice, molto scorrevole. Tanto che ti sguscia da sotto gli occhi in un soffio. Rimango dell'idea che prima di leggere Thiago si debba comunque affrontare il suo predecessore, il primo capitolo della saga e in quanto tale anche introduttivo del mondo in cui i suoi protagonisti si muovono. Ho trovato Thiago più breve del precedente e anche un po' più scarno. Forse meno appassionante ma comunque gradevole. L'ho trovata una storia bollente, con una protagonista tosta e discinta (lo so, solitamente si dice delle vesti ma trovo che l'aggettivo ben si addica a Portia), forte e caparbia. Portia ha le cosiddette balls e non ha paura di chiamare i sentimenti per quello che sono, le cose per quello che si dimostrano. E decisamente non vuole cedere alla regola del Golden Boy, Thiago, campione di storie da una botta e via, tormentato dalle circostanze della propria nascita e dall'ipocrisia che ammanta la propria famiglia. Una storia che cattura ma che lascia anche un po' delusi dalla sua velocità. Avrei tanto voluto che la parte centrale, dedicata alla conoscenza dei (e fra i) personaggi, fosse stata sviluppata maggiormente. Tuttavia Thiago è una storia gradevole che lascia con tanta curiosità per i seguiti e soprattutto (almeno da parte mia) per David, il più grande dei Saxton. Tre stelline.
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Adesso passiamo alla parte telefilmica del mese di novembre (e ottobre in realtà). Lo scorso mese sono iniziate e finite un bel po' di serie tv. Sono stata fortunatissima su questo versante perchè fra colpi al cuore e affini non c'è stata una serie tv che mi abbia totalmente delusa. 

-THE WHISPERS. Iniziamo con l'unica nota dolente degli ultimi mesi. E con "nota dolente" non mi riferisco minimemante allo svilupparsi della serie tv ma al colpo tremendo che è stato apprendere che, dopo quel finale così mystery, non ci sarà una seconda stagione. Uffi! Eppure uno dei due creatori della serie non è proprio Chiunque. The Whispers è una serie tv statunitense creata da Soo Hugh con Steven Spielbers (!). Prende spunto da uno dei racconti di Ray Bradbury, Ora Zero (che, per la cronaca, ho cercato di reperire in ogni modo senza successi degni di nota). Il sussurro è una presenza invisibile e silenziosa, perlomeno per gli adulti, che bisbiglia agli orecchi dei bambini e si fa chiamare Drill. La prima (e unica) stagione si compone di 13 episodi. Nel cast è presente anche l'indimenticabile Milo Ventimiglia (chi se lo ricorda nei panni di Jess in Una mamma per amica?), nelle vesti del marito, creduto morto,  di Clare Benningam, agente dell'FBI specializzata in casi in cui sono coinvolti i bambini. Lungo tutto lo scorrere dei primi episodi aleggia una piacevolissima aria di mistero riguardo all'identità del fantomatico Drill mentre la seconda parte della serie assume spiccate tinte paranormali. In ogni caso, è una serie che merita anche solo per la piccola corrente di fresche novità che trascina con sè. Carinissima. E' veramente un peccato che non venga rinnovata.

-THE WALKING DEAD (stagione 6). Guardare la prima metà degli episodi che compongono la sesta stagione di TWD è stato un continuo: ------------guardate la gif-------->
A quei poveri disgraziati ne andava bene una e poi altre dieci situazioni andavano per il verso sbagliato. Non avevi il tempo di tirare un sospiro di sollievo e gioire con loro che ti arrivava in faccia una spruzzata di sangue marcescente. Che strazio. Ad un certo punto mi è pure venuta  voglia di altarmi dal divano e dire "no Maria, io esco!". Veramente. Altro che batticuore. Infarti continui! E il bello è che è proprio questa la forza di TWD, far versare lo spettatore in una situazione di continua e straziante incertezza. E la velocità della "narrazione" non aiuta di certo. TWD vince indubbiamente il primato di serie tv più lenta che abbia mai visto in 22 anni di vita. E si aggiudica anche un bel secondo posto nella mia top 3 (dopo Buffy ovviamente) dei telefilm del cuore. La amo! Yeah. La odio anche però. Questo mid-season finale è stato a dir poco snervante. Come già saprete The Walking dead è una serie tv statunitense prodotta dal 2010, ideata dal regista Frank Darabont e basata sull'omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman, produttore esecutivo dello show, e illustrata da Tony Moore e Charlie Adlard

-FEAR THE WALKING DEAD (stagione 1) e FLIGHT 462. Ignoravo la sua esistenza fino a qualche mese fa e...accipicchia, non posso credere di essermi quasi lasciata sfuggire Fear TWD, una sorta di spin-off (ambientato a LA) e prequel di TWD, creato da Robert Kirkman e Dave Erickson. In un paio di giorni ho divorato tutti e 6 gli episodi della prima stagione. Fear TWD chiarisce molti dubbi riguardo allo svilupparsi e al diffondersi del virus. La sua rapidità. Il caos che si genera per le strade. L'inadeguatezza del Governo nel gestire l'emergenza. La lenta presa di coscienza (fatale) dell'inesorabilità della situazione da parte della popolazione. Sicuramente ha un ritmo di narrazione più veloce (di una puntina) rispetto a TWD. È meno magnetica ma prende ugualmente moltissimo. Aspetto sicuramente con ansia la seconda stagione in arrivo la prossima estate e spero in un "incontro" con la serie originale. Nel frattempo mi sono consolata con i primi 7 episodi (della durata di neanche un minuto ciascuno) della webseries, Flight 462, che avrà il compito di scegliere il prossimo dei protagonisti di FearTWD. Unico sopravvissuto (o sopravvissuta) del volo LA-Phoenix. Comunque, in qualsiasi salsa ci venga proposto TWD rimane sempre il telefilm più inquietante che abbia mai visto, il cui maggiore pregio è quello di riproporre scene raccapriccianti con una verosimiglianza incredibile. 

Al momento sto seguendo anche Criminal Minds (stagione 11), Grey's Anatomy (stagione 12) e The Strain (stagione 2). Di queste serie tv parlerò nel prossimo post dedicato al wrap-up del mese di dicembre-gennaio. 

Nel frattempo, voi che mi dite? Cosa avete letto/guardato nel mese di novembre? 
Un bacio.