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sabato 5 marzo 2011

Recensione: UNA di Sabrina Gabriele

“L’amore è la prima verità che mi è stata insegnata. Da quando mia mamma mi ha preso tra le braccia, il 5 maggio del 1980, verso le quattro del pomeriggio”. Il racconto emozionante di una giovane donna, delle sue esperienze, della sua quotidianità a Londra, teatro e casa della sua esistenza. Un romanzo in cui domina una spiccata spontaneità, che regalerà sensazioni reali e tangibili, che metterà a nudo il ritratto di un’interiorità forte e sensibile, ma che soprattutto donerà lo spaccato di una generazione, quella moderna, assolutamente fresco e godibile. Con uno stile frizzante e originale Sabrina Gabriele ci permetterà di entrare nel presente della protagonista e di accompagnarla lungo un intenso e piacevole tratto di vita.
L'AUTRICE: Sabrina Gabriele è nata a Bergamo, ha studiato Management Teatrale presso l’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Dopo aver intrapreso una carriera biennale come Casting Director in uno studio sui Navigli, si è trasferita a Londra, dove ha conseguito la laurea in Fashion Management alla University of Arts. Attualmente vive a Parigi e lavora come executive in una multinazionale nel settore del lusso. Una è la sua prima pubblicazione.

PARERE PERSONALE:

Questo romanzo  racconta in prima persona la storia di Vittoria e dei suoi amori. Vittoria nasce e cresce in Italia circondata dall'amore della sua famiglia. L'amore è il primo sentimento che le è stao insegnato appena nata, quando sua madre la teneva tra le braccia e indecisa tentava di scoprire il nome più adatto alla sua bambina, e quando il padre, che voleva un maschietto, la portava a cavalcare e le insegnava tutte le piccole cose che un papà vorrebbe insegnare al proprio figlio. Insomma...come direbbe la protagonista un'infanzia esemplare, da Mulino Bianco. Vittoria cresce e va a vivere a Londra e come lei stessa afferma ora abito a Londra e sono lesbica.

Ho trovato la lettura di questo romanzo molto interessante, un romanzo che si rivela piano piano al lettore come fa anche la protagonista. Un romanzo (scusate la ripetizione) con un ritmo serrato che lo fa apparire più un resoconto giornaliero delle avventure della protagonista. Spesso il modo di scrivere della scrittrice ti fa perdere un po' l'orientamento durante la lettura ma questo è in parte dovuto anche al fatto che il romanzo lo si potrebbe anche definire come una grande poesia. Una poesia che racconta di tradimeti e amori fugaci.

Indubbiamente è un romanzo molto particolare e che potrebbe non piacere a tutti. A me comunque è piaciuto molto e per questo ringrazio la casa editrice Albatros Il Filo per avermene fatto dono dandomi la possibilità di scoprire nuovi romanzi e nuove autrici.

Stelline: @@@