martedì 31 maggio 2016

April ℛecap | ℓetture # 11 + STOP ACQUISTI

Buondì amici lettori e amiche lettrici, strano ma vero, questo mese sono puntualissima in ritardo come sempre. Da maggio in poi voglio modificare lievemente questo tipo di post iniziando a dare i numeri delle mie letture del mese appena trascorso. Ho preso questa idea da una ragazza che seguo su youtube (Sara Cantoni-Shopping e non solo) e, per ciò, vi rimando al suo canale. Se bazzicate il tubo e ancora non la conoscete, affrettatevi a seguirla perché è fenomenale. Non parla solo di libri ma anche di beauty, io però la seguo principalmente per i video che dedica alle sue avventure di carta e inchiostro. Quindi, diamo i numeri insieme! Vi aspetto nei commenti così poi ce li giochiamo al Lotto.


4e 1/3 LIBRI [2 e 1/3 CARTACEO - 2 EBOOK (1 INVIATO DA CE)]

3 ROMANZI - 1/3 GRAPHIC NOVEL

1 AUTORE - 3 AUTRICI

974 PAGINE LETTE - 33 circa al giorno


Dunque, dunque. Il mese di aprile è stato una bella sorpresa in fatto di letture. Ho letto 4 libri e 1/3. Ci credete? Io ancora non riesco a crederci. Era da un  bel po' che non "viaggiavo" così tanto con i miei libriccini.

#LETTURE
OMAGGIO DELLA CE

Il primo libro che mi ha fatto compagnia durante il mese di aprile è stato A CASA PRIMA DELL'ALBA (Powell Springs, #1) * di ALEXIS HARRINGTON (Amazon Crossing). È stata una bellissima sorpresa. Un perfetto mix di elementi romance (molto molto sfumati all'interno della storia) e storici. A casa prima dell'alba è ambientato nel 1918, al tramonto della Grande Guerra, la guerra di trincea e logoramento che portò (fra le altre cose) all'impiego massiccio di armi chimiche (terribili gas che portavano alla cecità dei soldati) e allo sterminio di circa nove milioni della popolazione mondiale. Ma il 1918 è anche l'anno della terribile epidemia di "influenza spagnola" (una vera e propria pandemia) ed è proprio da queste circostanze che prende vita la narrazione di questo romanzo che, a mio avviso, può tranquillamente definirsi corale. L'autrice infatti mette in campo molteplici punti di vista (con l'uso rigoroso della terza persona) che consentono al lettore di avere una visuale più ampia possibile delle vicende raccontate. Naturalmente a emergere ,fra i tanti occhi (dotati di una profondita psicologia apprezzabile), sono quelli di Jessica Layton, medico, in viaggio da New York a Seattle, che decide di fermarsi per una breve visita nella sua cittadina natale, Powell Springs, nell'Oregon, con tutta l'intenzione di ripartire appena possibile ma infine costretta a restare dalle circostanze e quelli di Cole Braddock ,il suo grande amore giovanile, allevatore di cavalli, che, per un motivo che scoprirete solo leggendo la storia, ha deciso di corteggiare sua sorella minore (di Jess ovviamente) , Amy. Inutile dire che vecchi rancori e piccole (grandi) incomprensioni torneranno a galla non appena Jess scenderà dal treno e prenderà momentaneamente possesso dello Studio Medico della cittadina, al momento inoccupato. Il grande pregio della storia è che Alexis Harrington non si limita ad ambientare il suo romanzo a Powell Springs, in un'America provata dalle privazioni (in termini di risorse umane, monetarie e alimentari) che una guerra mondiale crudelmente impone ma attraversa l'Oceano fino a sbarcare in una Francia martoriata dalle innumerevoli battaglie e ci porta all'interno delle trincee stesse, in mezzo ai soldati, demoralizzati e distrutti psicologiamente dalle atrocità che devono sopportare ogni giorno. Ed è proprio questa la bellezza di A casa prima dell'alba, la sua completezza, il suo non tralasciare assolutamente niente e fornire al lettore un quadro completo del'epoca in cui è ambientato. Il suo non proporre soltando una sola prospettiva visuale sull'anno 1918.Questo libro ha riacceso in me la voglia di leggere romance. È un mix di emozioni contrastanti. Di situazioni storiche, paesaggi e mentalità diverse. È ambientato nell'America del 1918, un'epoca ancora a cavallo tra arretratezza e progresso. È come se l'autrice avesse mescolato due colori sulla tavolozza per crearne uno nuovo, partecipe ancora delle caratteristiche di entrambe le epoche.  Bellissime le ambientazioni, accuratissime le caratterizzazioni dei personaggi e la costruzione della loro psicologia. Forse l'unica venuta un po' peggio delle altre è quella di Jessica medico. La Jessica donna è ok ma quella medico perde decisamente di realismo. Ci viene descritta più come un'infermiera che come una dottoressa. Infine, dolcissima e molto delicata è la storia d'amore nascosta fra queste pagine. Quattro stelline.

Dopo questa piccola perla sono passata alla lettura di UN REGALO D'AMORE di LISA KLEYPAS (Leggereditore), una brevissima storia ambientata in una Boston innevata e classista di fine Ottocento. È una storia che si costruisce su una serie infinita di incomprensioni fra i due neosposini protagonisti: Jason, "mangiapatate" di oringini irlandesi, eroe di umili origini orgoglioso fino al midollo e prepotentemente arrogante, che con il duro lavoro e grazie alla sua intraprendenza e voglia di riscatto è riuscito a risollevarsi dalla miseria del ghetto bostoniano , e Laura, giovane donna appartenente, per nascita, alla Boston da bene, all'alta società insomma, cui la madre, complice l'odio verso il marito fedifrago, ha instillato una sorta di timore verso la figura maschile, tenendola completamente all'oscuro delle "dinamiche metrimoniali". E da qui nascono i guai. Jason scambia il timore e l'innocenza di Laura per freddezza e sprezzo delle sue umili origini, trattandola malamente, quando invece la giovane donna non vorrebbe altro che imparare ad amarlo e salvarlo da se stesso. Che dire. È un racconto molto carino e veramente tanto breve, ambientato durante il periodo natalizio quindi l'ideale sarebbe leggerlo d'Inverno, sepolti sotto strati e strati di coperte calde. La sua brevità impedisce secondo me alla storia di decollare completamente. Leggendola ho infatti avuto l'impressione che mancasse qualcosa al suo sviluppo. Ci sono dei buchi narrativi. In compenso Jason è il classico maschione alfa in stile Lisa Kleypas. Impossibile resistere alla profondità dei suoi occhi e alla generosità del suo cuore. Così protettivo e imponente e con un passato non facile alle spalle. J. viene dalla povertà e con le sue sole forze è riuscito a costruirsi un impero immobiliare. Tre stelline. È una fresca letturina da inframezzare ad altre più impegnative. Niente di che, insomma. Abbastanza carina. Quest'autrice ha scritto di meglio a mio avviso. 

Ho concluso il mese di aprile con LA CONFESSIONE DEL CUORE di COLLEEN HOOVER (Leggereditore) che, come ogni libro della Hoover che si rispetti, io acquisto in promo. Ormai è diventata una tradizione. E questa volta ho tutta l'intenzione di recuperarlo anche in cartaceo vista la sua particolarità. È infatti un libro "partecipato", scritto inserendo all'interno della sua trama le confessioni che alcuni lettori hanno appositamente inviato all'autrice e contenente al suo interno dei bellissimi e coloratissimi (perlomeno nella versione originale, per quella italiana vale l'ashtag #mainagioia) dipinti ispirati ad esse. OMG e Auburn sono i protagonisti di questo standalone dal sapore agrodolce. In pieno stile CH prima l'autrice vi solleciterà le risa e poi vi indurrà al pianto più disperato. È una storia sulla quale non voglio assolutamente anticiparvi un bel niente perchè è bene leggerla completamente all'oscuro di tutto. Vi basti sapere che tutto inizia con un bizzarro annuncio di lavoro cui la protagonista si trova a rispondere e...OMG! Il destino opera la sua magia. Tutto sommato Confess mi è piaciuto decisamente meno rispetto agli altri libri dell'autrice che, lo ammetto, erano riusciti a coinvolgermi emotivamente di più. Qui è venuto a mancare quel non so che, quella scintilla che rende una storia magica e completa. Come tutte le storie dell'autrice ha uno sviluppo della trama circolare, ossia la sua fine vi spiega in una certa qual maniera il suo inizio. Lo stile è sempre quello, semplice e fluido, in un'alternanza continua dei due punti di vista dei protagonisti con l'utilizzo della prima persona al presente. Tre stelline.


Durante il mese di aprile ho anche iniziato l'impresa mastodontica che è la lettura del compendium della graphic novel di THE WALKING DEAD di ROBERT KIRKMAN ,TONY MOORE CHARLIE ADLARD e CLIFF RATHBURN. che conta più di 1000 pagine. Per adesso ne ho letto un terzo e la sto adorando. Ho in mente di scrivere un bel post con alcune delle principali differenze con la serie tv perchè ve ne sono moltissime in realtà. Una cosa che mi ha colpita tantissimo è stata la cura grafica con cui questo volumone è stato realizzato. Le tavole sono magnifiche e curate in ogni minimo dettaglio. Sicuramente tale cura è dovuta alla ristampa in questa veste speciale, dopo l'immenso successo di pubblico che TWD ha riscosso. È un must che ogni appassionato di letteratura a tema zombie che si rispetti non deve assolutamente lasciarsi sfuggire da sotto il naso. L E G G E T E L O.

E adesso passiamo all'obbiettivo che mi ero prefissa di raggiungere da inizio mese. In effetti non ha proprio più senso parlarvene ora ma, in barba al senso, ve ne parlo lo stesso! 


Ovviamente con alcune dovute eccezioni per quanto riguarda le uscite in edicola. Voi che ne dite? Ce l'avrò fatta a mantenere il proposito? Prestissimo (promesso) arriverà il post del BOOK HAUL di MAGGIO! E si, lo so, le parole "book haul" e "stop acquisti" stonano se inserite nella stessa frase ma...rimarrete sopresi da quanto in realtà, almeno in questo caso, vadano d'accordo! Sono stata proprio bravissima.

Voi che mi dite? Cosa avete letto di bello di recente? 
Al prossimo post. Un bacio.

mercoledì 18 maggio 2016

CURRENTLY READING (il ritorno dei Bridgerton!) #1

Buondì amici lettori e amiche lettrici, ogni tanto tendo a scomparire dalla blogosfera (a tal proposito arriverà prestissimo un post in cui vi spiego tutte le ragioni della mia evanescenza) ma sappiate che vi penso sempre e proprio in questi giorni mi sono finalmente decisa a rivoluzionare (per l'ennesima volta) il mio scricciolo di lit-blog, tenendo conto soprattutto della mia incapacità di tener fede agli appuntamenti fissi (e non solo). L'unico appuntamento fisso cui non do mai buca è il MONTH RECAP dedicato alle letture e ai film/telefilm cui mi sono dedicata durante il mese di volta in volta in analisi. Per il resto...sono un disastro! Dunque, da qui in avanti mi dedicherò a quello che mi riesce meglio: le NUOVEPROSSIMEUSCITE, la rubrica citata appena qualche riga sopra e post di chiacchere-aggiornamento come questo (#CURRENTLY READING), in cui parlare senza freni delle nostre letture in corso, dei nuovi titoli aggiunti in #wishlist e le "addiction" del momento (ho deciso di eliminare la WWW dai miei soliti post, non aveva più senso visto che non rispondevo quasi più alle sue domande con frequenza). Così facendo spero di riuscire a pubblicare almeno due-tre post alla settimana e tenervi compagnia un po' più di frequente.
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Dunque, cari miei, iniziamo con un sorriso, ecco lo screenshot di un post che ultimamente gira per il web:
lercio.it

I crediti sono nella didascalia. Ho faticato a non farmela addosso dalle risate, credetemi. Già di per me sono abbastanza "contraria" alla pubblicazione di libri di personaggi dello spettacolo, politici e affini, che spesso di rivelano (sia da parte delle CE che li pubblicano che da parte dei supposti autori) solo altri modi per far soldi in barba a quello che realmente dovrebbe essere un libro, ossia un veicolo di significati. Poi la pubblicazione di questo in particolare mi ha lasciata basita. Però devo ammettere che nell'articolo gli hanno trovato proprio un bell'utilizzo!
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Passando a qualcosa di decisamente più interessante per noi amanti dell'inchiostro, la scorsa settimana si è conclusa la XXIX edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, cui io, con immenso rammarico, non ho potuto partecipare (mi consolerò guardando tutti i video di chi è stato più fortunato. Sigh). Ero a tanto così dal comprare il biglietto del treno e fare una pazzia. Qualcuno di voi lo ha visitato quest'anno? Il prossimo anno ho tutta l'intenzione di starci un weekend per recuperare le mie assenze di questi ultimi due anni. Sarebbe veramente un sogno. In compenso a luglio credo proprio andrò al Rimini Comics. Non vedo l'ora, amici e amiche.
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Questo mese (come avrete modo di leggere nel recap mensile) ho deciso di porre un freno ai miei acquisti. L'ALT sta funzionando, con mio grande stupore e contro ogni mio più roseo prognostico. Il mese di maggio sono usciti (o usciranno presto) due libri che mi affretterò a recuperare a giugno (#WISHLIST): DOPO DI TE di JOJO MOYES (MONDADORI) e SULLE NOTE DEL TEMPO di JOSH LANYON (HARPER COLLINS ITALIA). Ho in programma un bell'ordine! E se tanto mi da tanto vanificherò, in men che non si dica, tutti i miei sforzi di questo mese. In  ogni caso, la vita è una sola e tanto vale godersela. Al mondo ci sono dipendenze peggiori di questa.
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A maggio è iniziata la III stagione di PENNY DREADFUL! Se non ne avete visto nemmeno la I stagione, correte a rimediare! Questa serie tv è un mix esplosivo di elementi derivanti dalla letteratura horror e grottesca (e non solo) di età vittoriana. Eva Green nei panni di Vanessa Ives, tormentatissima giovane donna alle prese con le insidie del paranormale, è fenomenale. E la bellezza e fascinosità di Josh Hartnett , nei panni di Ethan Chandler, non guasta affatto. Nel caso non si fosse ancora capito, li shippo terribilmente. È una stagione un po' particolare perché vede i nostri Eroi divisi e alle prese con tormenti personali cui da soli non possono assolutamente far fronte. Senza fare troppi spoiler, spero in una reunion. E presto perché la povera Vanessa rischia di fare una finaccia.
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In queste settimane (grazie a una lettura di cui vi parlerò prestissimo) ho anche ripreso possesso di quella parte di me che adora i romance. Mi sono buttata a capo fitto nell'intento di completare finalmente una delle numerose serie che ho ancora all'attivo. In questi giorni mi sono concentrata sui BRIDGERTON. La migliore saga di JULIA QUINN. Deliziosa e romantica ma anche divertente e impertinente. Insomma, un mix esplosivo. A giugno ve ne parlerò nel dettaglio. Fremo dalla voglia di parlarvi della famiglia più bella e ammirata di Londra. Dopo aver letto IL DUCA E IO e A SIR PHILLIP, CON AMORE mi sto dedicando alla lettura di UN UOMO DA CONQUISTARE. Poi farò una lunga pausa da loro fino a giugno perché li adoro ma sanno anche essere troppo per il mio cuoricino.

Voi che mi dite? Avete appuntato qualcosa di interessante nella vostra #wishlist di recente?  
Un bacione.

sabato 7 maggio 2016

5 LETTURE PER LA FESTA DELLA MAMMA

Buondì amici lettori e amiche lettrici, l'8 maggio è alle porte (e ovviamente io non ho ancora preso il regalo alla mamma. Aiutooo!) e quest'anno ho deciso anche io di consigliarvi cinque letture per la festa della mamma. Mia mamma non è una grande lettrice quindi credo che, per lei, opterò per dei fiori. Per quanto ci riguarda invece...regaliamoci un libro! Si, lo so che la festa è delle nostre mamme ma...perché non approfittarne per fare acquisti? Magari insieme a loro se sono delle lettrici? Io ormai ho fatto voto di non comprarne più per tutto il mese ma voi potrete entrare nell'atmosfera della festa conoscendo una di queste mamme.


1-Cass Dollar è una mamma tostissima che, nel bel mezzo della fine del mondo, lotta con le unghie e con i denti per ritrovare sua figlia, Ruthie. Il libro che vi consiglio è AFTERTIME. IL RISVEGLIO di SOPHIE LITTLEFIELD. E' il primo di una serie ma, a mio parere, può considerarsi autoconclusivo.

2-Rumi Koishikawa (Matsuura) e Chiyako Matsuura (Koishikawa) sono le mamme pazzerelle di Miki e Yu nella serie manga MARMALADE BOY di WATARU YOSHIZUMI, che vi consiglio con tutto il cuore.

3-Anche Helena è una mamma con la M maiuscola e le spalle d'acciaio, costretta a sopportare un matrimonio senza amore e un marito dispotico e violento. Preoccupata per l'incolumità del figlio decide di prendere in mano le redini della propria vita e, cosa non facile nell'800, sceglie di divorziare. Quindi vi consiglio con tutto il cuore di leggere FIORI NEL FANGO (Calhoun Chronicles, #4) di SUSAN WIGGS

4-Piper invece è una mamma magica nel vero senso della parola. Vi ricorda qualcosa la formula "il potere del Trio coincide col mio"? Ebbene, qualche anno fa anche in Italia erano usciti un paio di volumetti della graphic novel di STREGHE. Poi non so perché la CE che si occupava della distribuzione abbia interrotto il tutto ma, se siete curiosi di scoprire come se la cavano le nostre streghette 18 mesi dopo la fine della stagione conclusiva, vale assolutamente la pena leggerla.

5-CRANK di ELLEN HOPKINS invece nasce da un'esperienza dell'autrice stessa.  Ellen si trova a essere la mamma di una figlia alle prese con la tossicodipendenza. È un libro in parte biografico e scritto in una maniera particolarissima, in versi. Dopo la sua pubblicazione speravo tantissimo che in Italia ne venissero tradotti altri ma, a quanto pare, per il momento non c'è speranza. Prima della fine mi toccherà convertirmi alla lettura in lingua.

Che ne dite dei miei consigli? Conoscete già queste mamme?
Un bacio.

giovedì 5 maggio 2016

GAME OF THRONES | BOOK TAG

Buondì amici lettori e amiche lettrici, oggi voglio dedicarmi a una delle attività che più mi divertono e fanno impazzire al contempo...i book tag! Oggi risponderò alle domande del GAMES OF THRONES|BOOK TAG. E qui. Fermi tutti. Breve premessa. Sono stata taggata su youtube da Fandoms'Kingdom (ideatore del tag insieme a Inchiostro al caffè) ma, siccome non sono ancora riuscita a rispondergli in video, ho deciso di farlo con un post (preparare un video è decisamente più macchinoso) . Perché adoro questo genere di giochini libreschi e non posso proprio rimandare ancora. Prestissimo arriverà anche la versione video. Promesso. Dunque *legge la lista di domande* i quesiti sono 9. Scateniamoci!


1-STARK ("L'inverno sta arrivando"): UN LIBRO CHE HAI ATTESO CON ANSIA. Io attendo tutto con ansia. La parolina con la A è la mia "migliore amica". Comunque, fra i libri che ho atteso con maggior ansia ci sono sicuramente quelli scritti da un'autrice in particolare: Suzanne Brockmann. Ahimè, la maggior parte di loro li sto attendendo tuttora perché le CE italiane non sembrano capire un tubo quando si tratta di autrici e storie di qualità su cui conviene puntare e investire. Suzanne scrive romantic suspense e se cercate nelle etichette trovate la mia recensione de (clicca per la recensione) L'eroe dimenticato

2-LANNISTER ("Fuoco e sangue"): UN LIBRO PIENO DI MORTI. Muori per me di Karen Rose è decisamente pieno di morti e morti in modi decisamente "fantasiosi" e crudeli. Anche questo è un romantic suspense e il serial killer protagonista è anche un programmatore informatico (o una cosa simile) che lavora alla costruzione di un gioco di ruolo. Le scene extra non sono altro che le messe in scena dei suoi barbari omicidi con sonoro reale.

3-TYRELL ("Crescere forti"): UN LIBRO CHE ALL'INIZIO NON TI CONVINCEVA PIÙ DI TANTO MA CHE, ANDANDO AVANTI, TI HA SEMPRE PIÙ INTRIGATO. Di questo libro vi ho parlato proprio all'inizio di aprile, nel riassuntino delle letture del mese di marzo ed è Dire, fare, morire di L.J. Sellers (clicca qui per la recensione).

4-ARRYN ("In alto come l'onore"): UN LIBRO CHE OCCUPA UN POSTO SPECIALE NEL TUO CUORE. Fantasy Lover di Sherrilyn Kenyon. Il prequel e libro d'apertura della #SeriedeiDarkHunters. I due protagonisti, Grace e Julian, hanno saputo toccarmi il cuore con la loro generosità e adorazione reciproca. Una delle coppie più belle dell'Universo creato da Sherrilyn.

5-BARETHEON ("Nostra è la furia"): UN LIBRO PIENO DI COLPI DI SCENA INASPETTATI. Amore su misura di Sugar Jamison è decisamente un romance ricco di colpi di scena inaspettati (in negativo). La protagonista non fa altro che fare un passo avanti e cinque indietro nello svilupparsi della sua relazione con il protagonista maschile. In un tram tram che, più che far sospirare il lettore, ottiene solo di esasperarlo. Insomma, quando pensi che un punto sia chiarito tra i due, eccotene uscire lei che rimette tutto di nuovo in dubbio.

6-TULLY ("Famiglia, dovere e onore"): UN LIBRO IL CUI PROTAGONISTA É FEDELE AI SUOI PRINCIPI. Il dardo e la rosa di Jacqueline Carey è il libro d'apertura della #TrilogiadiPhèdre. Ecco, Phèdre è quel genere di protagonista che rimane così fedelmente ancorata ai propri principi (non solo morali ma anche di appartenenza a una determinata categoria sociale) da rischiare di perdere la persona che ama di più al mondo pur di tener loro fede. Lo stesso vale per la sua controparte maschile, Joscelin.

7-BOLTON ("Le nostre lame sono affilate"): UN LIBRO IL CUI PROTAGONISTA UCCIDE SENZA ESITARE. Ghost di Richard Matheson (clicca qui per leggere la mia recensione). Questo libro ha tre protagonisti. Due sono la coppia di sposi in crisi matrimoniale che scelgono di trascorrere nuovamente un periodo di vacanza nel luogo che ha ospitato la loro luna di miele, nella speranza di risollevare le sorti del proprio matrimonio. L'altro è una misteriosa donna, bellissima e evanescente, che mette a dura prova questo loro tentativo. Ed è proprio lei che "uccide" senza esitare, pur di rimanere ancorata alla terra.

8-MARTELL ("Mai inchinati, mai piegati, mai spezzati"): UN LIBRO CHE, NONOSTANTE SIA MOLTO CRITICATO, TU CONTINUI IMPERTERRITA AD AMARE. Anche per questa domanda la mia risposta è un'autrice: Abbi Glines. Soprattutto per il suo stile lieve e, di conseguenza, scorrevole. Semplice. Abbi viene criticata soprattutto per la troppa "vaporosità" delle sue storie. Dedicate ad un pubblico new adult e quindi un po' più spinte.

9-GREYJOY ("Noi non seminiamo"): UN LIBRO CHE NON TI HA LASCIATO NULLA. E qui andrò controcorrente ma la mia risposta è Colpa delle stelle di John Green. Se vi ricordate, qualche anno fa ne scrivevo entusiasta ognidove però, a distanza di tempo, mi sono resa conto che non mi ha lasciato nulla. C'è troppa retorica in questo romanzo. Preferisco nettamente il film, in cui questa componente viene molto diluita.

Dunque, eccoci arrivati alla fine del tag. Come vedete può essere tranquillamente fatto anche da chi, come me, non ha mai aperto un libro della saga di George R.R. Martin né visto un episodio dell'omonima serie tv. Voi cosa avreste risposto?
Un bacio.

martedì 3 maggio 2016

March/April ℛecap | telefilm + movie # 10

Buondì amici miei, pensavate di essere scampati alla seconda parte del mio riassuntino mensile? E lo credo bene, visto che ormai siamo arrivati alla fine del mese di aprile e l'abbiamo anche superata. Ed è proprio per questo motivo che vi parlerò anche dei film e dei telefilm che sono riuscita a guardare durante questo mese. Così almeno ci portiamo avanti per mio consueto riepilogo. Ah, prima di cominciare, vi annuncio che ho iniziato ufficialmente nuovamente a rispondere alle email che la mia casella di posta del blog riceve ogni giorno. Risponderò indicativamente una volta alla settimana quindi non disperate se non mi faccio viva subito.


Iniziamo con i #TELEFILM che ho avuto modo di guardare grazie a NETFLIX e SKY. As usual.

ASCENSION è una miniserie tv canadese e statunitense del 2014 composta da 3 maxi episodi (o capitoli) , spezzati poi in 6 (in streaming su Netflix) per la diretta. E' di genere sci-fi e, vi assicuro, saprà sorprendervi come mai nessuna altra serie tv ha saputo fare nel palinsesto di quelle disponibili. All'inizio potrà sembrarvi la classica storia fantascientifica ambientata nello spazio ma, cari miei, rimarrete molto sopresi. Vi consiglio di non guardare anteprime o brevi spot perché vi rovineranno lo spettacolo. Parte del fascino della storia è infatti proprio la sorpresona iniziale. Persa questa il telefilm potrebbe perdere un po' di sale, a mio parere. Il tutto prende avvio nel 1963 quando John Fitzgerald Kennedy, temendo che la guerra fredda si trasformi presto in un conflitto nucleare, da il via ad un progetto un po' folle. Mette insieme un equipaggio di "eroi" ben selezionati, con lo scopo di scovare e raggiungere un nuovo pianeta da abitare nel sistema solare Proxima Centauri. La durata del viaggio sarà di 100 anni complessivi e la storia è ambientata a circa metà del percorso, giusto poco prima del giro di boa decisivo, il punto di non ritorno quando l'ecosistema della navicella spaziale viene improvvisamente rotto da un evento aberrante: l'omicidio di Lorelei Wright. E qui non vi dico altro. L'aspetto più delizioso è che le atmosfere che si respirano all'interno della nave generazionale sono decisamente retrò, anni '60 per intenderci. Dai vestiti alle musiche agli arredamenti alle acconciature fino ad arrivare ai modelli culturali di riferimento. I protagonisti hanno uno spessore psicologico che si taglia con il coltello. I "paesaggi" della navicella sono curati e costruiti nei minimi particolari, minuziosamente insomma. Quanto avrei voluto poterci mettere piede dentro! Anche solo per dare una bella sbiriciatina in giro. Come avrete capito, ho adorato Ascension. Dategli una chance. Cinque stelline.

SHADOWHUNTERS invece si salva solo grazie a Matthew Daddario e a Magnus Bane. Guardateli qui di fianco *occhi a cuoricino*non sono belli? Sono una gioia per gli occhi. Adesso mi ricompongo però e vi do un elenco (avete fino a domani mattina?) di quello che a mio parere non è andato in questa serie tv. In un panorama strabordante mondi urban fantasy, il mondo cui Cassandra Clare ha dato vita nei libri è riuscito a farmi provare quell'euforia che mi trasmettono solo le cose nuove. Purtroppo la serie tv, a parer mio, non è riuscita a rendergli giustizia, stravolgendo completamente la caratterizzazione caratteriale di alcuni personaggi (fino ad arrivare a snaturarli). Ad esempio dando a Izzy delle sfumature troppo spinte, a Jace un cipiglio ridicolo (e arrogante) e a Clary...un'attrice che non sa recitare! Mio Dio! La chiameremo "la reginetta della reazione a scoppio ritardato". Simon è l'unico protagonista ben centrato e rappresentato. Con quel suo essere un tipo strambo e dolce. Ho adorato Magnus ed Alec, invece. Purtroppo i primi episodi, quelli che dovrebbero risultare "introduttivi" per i neofiti, hanno sortito solo l'effetto di confondermi. Ed io ho letto almeno Città di Ossa, quindi il mondo degli Shadowhunters avrei dovuto masticarlo già abbastanza bene. Le dinamiche non vengono chiarite appieno. Alcune spiegazioni sono lanciate qua e là ma non si rivelano chiarificanti. Ottengono semmai l'effetto opposto. Tanto che ad un certo punto, ciò che mi spingeva a proseguirne la visione era che mi divertivo troppo a vedere i tentativi di recitazione di Kat e Dom, che sembrava recitare con un palo su per il cul.  Per quanto riguarda gli effetti speciali niente da ridire (molto alla Buffy l'Ammazzavampiri). In definitiva ho l'impressione  che la serie tv sia riuscita nell'impresa di banalizzare uno dei mondo narrativi più complessi che abbia mai letto su carta. Escludendo i classici. Il plot diverge troppo da quello originale. Preferisco nettamente il film (Jamie Campbell Bower nei panni di Jace era perfetto!) alla serie tv che riesce ad ingranare e incuriosire solo al settimo episodio. E in una serie composta da 13 episodi è abbastanza grave. Alla fine però sono riuscita ad apprezzarla almeno un po' (una sola parola: i  Malec) e devo ammettere che un pizzico di curiosità il finale di stagione me l'ha lasciata. Se c'è un consiglio che posso darvi è quello di considerarla una cosa a parte e non ispirata alle storie di C.C. perché, altrimenti, ne rimarrete estremamente delusi. Due stelline e mezzo.

SHANNARA è un boh completo. Chi mi segue su IG sa con quanto entusiasmo io abbia accolto questa serie tv fantasy tratta dal Ciclo di Terry Brooks, vista anche la "bellitudine" degli attori scelti e soprattutto la brillantezza della fotografia e l'eccezionalità delle musiche che compongono la colonna sonora (datele un'ascoltata su youtube). La prima stagione, composta da 10 episodi, poteva benissimo contarne 6 vista la poca avvedutezza con cui gli autori hanno deciso di smistare i colpi di scena decisivi per l'evoluzione della storia. Negli episodi di mezzo, quelli dedicati al viaggio dei giovani protagonisti, infatti non succede niente. Nada. La noia e la banalità più totale. Per quanto riguarda i primi e gli ultimi invece ne succedono di tutti i colori. L'aspetto che più mi ha saputa conquistare è la particolare ambientazione che Terry Brooks ha dato al suo fantasy. Medievaleggiante, si. Ma anche post-apocalittica. Shannara è infatti ambientato proprio sulla terra, completamente distrutta dalle Grandi Guerre e in balia di un'orda di demoni assetati di sangue, abitata da Nani, Elfi e Umani. Le vestigia della precedente civiltà sono infatti ancora visibili anche se ben arrugginite e rovinate dallo scorrere del tempo. Le Quattro Terre sono in pericolo e a Amberle (nipote del re degli Elfi), Wil (mezz'elfo erede di una prestigiosa famiglia) e Eretria (giovane ladra umana) è assegnato il compito di lottare per salvare l'Eterea (una pianta magica, unica barriera tra il mondo e il Divieto, popolato dalla magia e dai terribile e mostruosi demoni) e ristabilire l'ordine e la sicurezza dei Popoli. Tre stelline.

L'ultima serie tv di cui vi parlo è THE WALKING DEAD e, cari miei, trattandosi della sesta stagione posso dirvi soltanto che il finale di stagione termina con un cliffhanger grande quanto un palazzo di 100 piani e, con la logorante domanda: su chi ricadrà Lucille? Tremo al solo pensarci.

Per quanto riguarda invece la categoria #MOVIE fra marzo e aprile sono tornata a frequentare le sale dei Cinema e ho visto due film. Un terzo invece ho potuto guardarlo grazie a Netflix.

THE DANISH GIRL putroppo non ha sortito su di me l'effetto che pare aver sortito su molti. E' sicuramente un film brillante. Le battute sono eccezionali, idem per quanto riguarda le interpretazioni degli attori, le ambientazioni e i costumi d'epoca. Però a me è mancata quella certa scintilla, per considerarlo veramente emozionante e strappa-cuore. E' mancata l'empatia per il protagonista principale, Einar, alle prese con una trasformazione fisica che, per l'epoca, ha dell'eccezionale e che, purtroppo, non può che finire in modo amaro. E' invece Gerda la protagonista (secondaria) per cui mi si è stretto il cuore durante tutta la visione del film. Così innamorata del marito da fare di tutto pur di consentirgli di raggiungere la felicità. La pellicola è tratta da una storia vera e è l'adattamento del romanzo La svedese di David Ebershoff. Quattro stelline.

IL CACCIATORE E LA REGINA DI GHIACCIO invece mi è piaciuto tantissimo e mi sono amaramente pentita di non essere riuscita a superare la mia antipatia per Kristen Stewart e non essere andata a vedere al Cinema anche Biancaneve e il Cacciatore. Chris Hemsworth è *ahhhhhh* un figo da paura e questo, unito alla sua interpretazione un po' sorniona del cacciatore (che ha dotato il personaggio di quella faccia che vorresti tanto prendere a schiaffi ma anche sbaciucchiare tutta) , mi ha stesa. Sul serio, ho avuto bisogno di un bel bicchiere d'acqua per non sciogliermi e scivolare dalla seggiolina rossa. La moglie Sara...meh. Non mi è piaciuta particolarmente. Quello che però mi ha fatto adorare la pellicola è l'atmosfera di ilarità creata dai quattro nani protagonisti (i loro scambi di battute sono epici) , insieme (ovviamente) alla storia della povera gelida Freya, la Regina di Ghiaccio, sorella della temuta Ravenna, la Regina Cattiva. Un film di puro intrattenimento che merita cinque stelline tonde tonde.

CARRIERS. CONTAGIO LETALE è un film del 2009 che riprende una tematica che riesce sempre a catturarmi, ossia le epidemie letali. Racconta una storia on the road e ha come protagonisti quattro ragazzi che decidono di dirigersi a Turtle Beach (luogo in cui i due fratelli Brian e Danny erano soliti trascorrere le vacanze estive da bambini) per sfuggire al terribile virus pandemico che sta decimando la popolazione globale in uno stillicidio senza fine. E' un film veramente inquietante, sia per il lato oscuro dell'umanità su cui accende i riflettori (in un caos del genere c'è sempre quel qualcuno che, invece di lottare insieme alle altre persone per la sopravvivenza, pensa a come affossare il prossimo) , sia per le atmosfere claustrofobiche che porta in scena. No so dirvi se mi sia piaciuto oppure no perché io stessa ho dei seri problemi a capirlo. Guardarlo è stata un'esperienza strana quindi, in tutta sincerità, non me la sento proprio di consigliarvelo. Due stelline.

Dunque, eccoli qua. Per il mese di marzo e aprile, sul versante del piccolo e grande schermo, posso dirmi assolutamente soddisfatta. Voi che mi dite?
Baci.