Pagine: 471 Prezzo: 10,00 |
RECENSIONE:
Gioia purissima ho provato alla notizia di questa incredibile pubblicazione. Ormai disperavo di non leggere più altre avventure scritte dalla penna di Suzanne Brockmann. Tradotte in italiano. Perché il mio inglese è scolastico e la Suzie ha un modo di scrivere molto americano e complesso per una ragazza come me, che decisamente non è madrelingua. Tanti modi di dire americani, in gergo militare, che suonerebbero privi di significato alle mie orecchie poco allenate. Quindi, sono stata contentissima di avere ancora una volta la possibilità di immergermi in un'altra avventura mozzafiato, avventurosa e romantica. L'eroe dimenticato (The Unsung Hero) è il primo volume dell'acclamata serie dei "Risolviguai", Troubleshooters. Tom Paoletti è un tenente del corpo d'elité della marina americana, SEAL, comandante della sedicesima squadra. E' un eroe un po' atipico, dimenticatevi i personaggi maschili belli e perfetti in tutto e per tutto, date il benvenuto a eroi umani, con difetti e debolezze che la Suzie descrive con quella punta di ironia che caratterizza il suo modo di scrivere. E' in missione quando subisce un danno alla testa che lo costringe a una lunga degenza in ospedale e trenta giorni di congedo "forzato" per ristabilire le forze. Il nostro SEAL torna a Baldwin's Bridge, a casa, dalla sua famiglia. Tuttavia, la parola "riposo" non è scritta certo nel suo vocabolario personale. Sceso dall'aereo, alla zona "ritiro bagagli" dell'aereoporto di Boston vede il Mercante, un pericolosissimo terrorista con cui in passato ha avuto a che fare e che dovrebbe essere...morto. Fra i possibili effetti che il trauma cranico che Tom ha riportato può comportare, ci sono paranoia e allucinazioni. Tom può credere ai propri occhi? A Baldwin's Bridge c'è anche Kelly Ashton, pediatra, ragazza della porta accanto, da sempre infatuata di Tom (Kel non si lascia scappare l'opportunità di iniziare una storia di sesso-senza-amore con il bel marine). Una personalità molto controversa direi e capace di...sorprendere. E non vi dico altro. Piccola osservazione personale: fra i due personaggi direi che la paranoica è la nostra "dottoressina" e non certo Tom. La parte centrale del libro è un enorme blocco che a parer mio, appesantisce enormemente tutto il filo del discorso con ridondanti paranoie e "rimestamenti" (esiste questa parola?), da parte di lei, inutili di un episodio in particolare della loro adolescenza. Importante si, ai fini della comprensione di tutti i vari sviluppi, ma c'era bisogno di raccontarcelo così tante volte? Io non credo. Comunque, inutile dire che fra i due esplode la scintilla della passione.
Io adoro le storie di Suzanne Brockmann (non si capisce?) nella maniera più totale ma non incondizionatamente. Già, sono una lettrice esigente con le mie autrici preferite. Per questo vi elenco i pro e i contro del libro L'eroe dimenticato. Pro: -la Suzie costruisce dei personaggi secondari che hanno il pregio di non "scomparire" di fronte a quelli primari. L'autrice da loro spazio nel libro e soprattutto spessore al loro carattere. Costruisce delle micro-storie all'interno della macro-storia. In questo romanzo abbiamo la "dura" nipote di Tom, Mallory. Dura ma dal cuore dolce, che si innamora dello strampalato David, nerd, scrittore di fumetti. Impacciato ma gentile. Poi c'è la storia del trio Joe (zio di Tom)-Cybele-Charles (padre di Kel). Una storia d'amore e amicizia (e anche sofferenza e silenzi) che ci riporta indietro nel tempo, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. E altri. -la Brockmann ha una capacità incredibilmente adrenalinica di descrivere le scene d'azione. -le battute e le situazioni comiche che riesce a costruire non possono non strapparti un sorriso. Contro: -anche la Suzie non è esente da cliches e questo libro ne è la prova. Ho trovato molti comportamenti dei personaggi, elementi del loro passato, scelte ecc. un po' visti e rivisti. Stereotipati.
Detto ciò vi lascio un paio di citazioni che mi hanno particolarmente divertita e che possono servirvi per farvi un'idea del modo di scrivere di S.
Io adoro le storie di Suzanne Brockmann (non si capisce?) nella maniera più totale ma non incondizionatamente. Già, sono una lettrice esigente con le mie autrici preferite. Per questo vi elenco i pro e i contro del libro L'eroe dimenticato. Pro: -la Suzie costruisce dei personaggi secondari che hanno il pregio di non "scomparire" di fronte a quelli primari. L'autrice da loro spazio nel libro e soprattutto spessore al loro carattere. Costruisce delle micro-storie all'interno della macro-storia. In questo romanzo abbiamo la "dura" nipote di Tom, Mallory. Dura ma dal cuore dolce, che si innamora dello strampalato David, nerd, scrittore di fumetti. Impacciato ma gentile. Poi c'è la storia del trio Joe (zio di Tom)-Cybele-Charles (padre di Kel). Una storia d'amore e amicizia (e anche sofferenza e silenzi) che ci riporta indietro nel tempo, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. E altri. -la Brockmann ha una capacità incredibilmente adrenalinica di descrivere le scene d'azione. -le battute e le situazioni comiche che riesce a costruire non possono non strapparti un sorriso. Contro: -anche la Suzie non è esente da cliches e questo libro ne è la prova. Ho trovato molti comportamenti dei personaggi, elementi del loro passato, scelte ecc. un po' visti e rivisti. Stereotipati.
Detto ciò vi lascio un paio di citazioni che mi hanno particolarmente divertita e che possono servirvi per farvi un'idea del modo di scrivere di S.
<<C'è un problema>> rispose Mallory. <<Ma io non c'entro; si tratta di Tom.>> (...) <<Lei è un medico, giusto?>> insistè Mallory. <<Una pediatra>> precisò Kelly. <<Perfetto>> ribatté Mallory. <<Perché in questo momento Tom si sta comportando davvero come un bambino.>>
(pag 230)
In questa citazione Tom sta "pensando" a come proporre a Kel di passare il resto della vita con lui (questa è una delle versioni che ipotizza):
"Ehi, Kel, sai che fra tre settimane e mezzo non passerò i test psicologici e sarò sbattuto fuori dalla marina, quindi sarò senza casa, senza lavoro e ufficialmente pazzo, e avrò toccato il fondo nel modo più patetico e deprimente possibile? E, a proposito, ti sei accorta che sto diventando calvo? Ecco, che ne dici se ci sposiamo?"
(pag 334)
Su Goodreads gli ho dato quattro stelline ma solo perché la parte iniziale e quella finale mi sono piaciute un sacco. E poi ovviamente la storia d'amore raccontata è meravigliosamente romantica.
Voi lo avete letto?