Buongiorno
amici lettori e
amiche lettrici, sono tornata! Dopo secoli, aggiungerei. In realtà sono tornata già da una settimana (due settimane) ma ho preferito aspettare di tornare alla normalità prima di rimettermi a scrivere qui sul blog. Qualche giorno fa,poi, è stato
#ferragosto e, si sa, quel giorno siete tutti impegnati con i tradizionali pic-nic. In quanto a
LETTURE il mese di luglio è stato piuttosto magro. Ho letto solo
UN LIBRO e
UNA NOVELLA, entrambi in
FORMATO EBOOK. Sul versante
TELEFILM invece ho fatto delle belle scoperte! Visto che siamo già a agosto inoltrato vi parlerò anche di qualche
#serietv che ho appena finito di guardare perchè...sto scoppiando!
Noncelafacciopiù, devo assolutamente parlarne con qualcuno!
July ℛecap
ℓetture
Ho iniziato il mese di luglio con la "non poi tanto ferma" intenzione di leggere
DENTRO SOFFIA IL VENTO di
FRANCESCA DIOTALLEVI così ho deciso di mettere mano alla sua novella
prequel:
LE GRAND DIABLE (
#neripozza). L'ho trovata oltremodo carina e soprattutto è servita allo scopo di darmi un assaggio dello stile di scrittura dell'autrice che, soprendentemente, riesce ad essere evocativo e molto semplice allo stesso tempo.
È una novella importante per conoscere alcuni dei filini di seta che legano i due fratelli,
Raph e
Yann, così diversi nel temperamento quanto simili nell'animo, che poi saranno i protagonisti del volumetto principale. Rivela molto della loro natura.
Le grand diable ci presenta anche Fiamma, la "figlia della strega" che abita nel bosco di
Saint Rhémy in
Val d'Aosta.
Dentro soffia il vento si preannuncia proprio una bella storia ricca di superstizioni e antiche credenze popolari, ambientata in montagnia, luogo che adoro. Su
#goodreads ho dato un voto in stelline a questa storia minuscola che deve il titolo a una storiella in essa contenuta ma qui sul blog, proprio per la sua brevità, mi sento solo di consigliarvene la lettura.
CONSIGLIATO.

Dopo mi sono lanciata su
ETHAN CHE AMAVA CARTER di
RYAN LOVELESS (
#dreamspinnerpress),
M/M che mi ha lasciata un po' perplessa. Non riesco ancora a capire se mi sia piaciuto o meno perchè da metà in poi la storia, purtroppo, diventa abbastanza banale e non si risolleva più. L'aspetto più interessante è senza ombra di dubbio il fatto che tratta (anche se in maniera marginale) di due patologie cliniche molto particolari (e dopo aver "osservato" i due protagonisti aggiungerei anche frustranti e psicologicamente dolorose): la
Sindrome di Tourette, di cui soffre anche l'autore stesso, e le
lesioni cerebrali. L'inizio è perfetto. Il modo in cui i due protagonisti si relazionano l'un l'altro. Il loro primo incontro. I due punti di vista ben distinti e caratterizzati. L'innocenza e la dolcezza di
Ethan. La timidezza paralizzante di
Carter. Il modo in cui i due percorsi un po' ammaccati dei ragazzi si incrociano. La capacità di
Ethan di sentire la musica in ogni cosa, nelle stelle, perfino nei tic di
Carter. Poi non so cosa si sia guastato. Ad un certo punto della lettura ho perso il contatto con i due protagonisti. Non riuscivo a provare più empatia nei loro confronti, nonostante la scrittura semplice e lineare di
Ryan Loveless.
TRE STELLINE.
telefilm
UNDER THE DOME 3. Finalmente, ad inizio luglio,
#netflix si è deciso a caricare sulla sua piattaforma anche la "stagione conclusiva" ("conclusiva" si fa per dire, poichè in realtà è stata cancellata) di
#underthedome che, a conti fatti, si è rivelata una mezza delusione ma che almeno ha avuto la decenza di dare una parvenza di spiegazione, allo spettatore, del perchè dell'esistenza della cupola. Anche se questa mi è parsa veramente tirata via e troppo scontata tanto che mi ha lasciato un senso di insoddisfazione immenso. Insomma il
Re non può aver concluso il suo mattonazzo (
THE DOME conterà 1000 pagine!) così! Mi rifiuto di crederlo.
Insomma, gli alieni??? Produttori cari, ci avete fatto brancolare nel buio per ben due stagioni e poi, all'improvviso, ci spiattellate un finale così? In definitiva, l'unico risultato positivo che l'averla guardata ha sortito è che finalmente mi sono decisa a recuperar
lo questo mattoncino di
STEPHEN KING! E conto di leggerlo presto.
THE FAMILY 1 invece è un
family drama che strizza l'occhio al
thriller. Tutto gira intorno al rapimento di un ragazzino,
Adam, e alla sua successiva ricomparsa circa 10 anni dopo. Definirei questa
#serietv (passatemi il termine) estremamente "attorcigliata", sia per l'alternarsi di
clip che raccontano il presente della
fiction a
clip che ne narrano il passato, che per l'intrico di legami e sotterfugi che i vari protagonisti intessono l'uno con l'altro. In
The Family non mancano
suspense e colpi di scena ma, ahimè, viene parzialmente a mancare l'effetto sorpresa per quanto riguarda il colpo di scena principale che, purtroppo, è facile intuire dopo la visione dei primi episodi. Detto ciò...ho adorato il finale! Che, nonostante la cifra ci prevedibilità contenuta nella
storyline, riesce comunque a lasciarti senza fiato per la sorpresa! E, mannaggia, non saprò mai come andrà a finire tutta la questione perchè
The Family è stata cancellata!
film
THE MIST (2007) è la trasposizione cinematografica del racconto di
STEPHEN KING,
LA NEBBIA. Al di là delle "adorabili" sfumature
sfi-fi che ho amato alla follia a farmi piacere questa pellicola è stato senza ombra di dubbio il finale (da suicidio, anzi...da strapparsi i bulbi oculari!) e la presenza di alcune "vecchie" conoscenze nel cast (soprattutto
Laurie Holden,
Jeffrey DeMunn e
Melissa McBride da
TWD). Non guarderò mai più la nebbia come facevo prima di aver visto questo film!
CONTAGIOUS. EPIDEMIA MORTALE (2015) è un film sugli zombie di tenore molto più sentimentale (e molto meno splatter) rispetto agli altri che hanno affollato (e affollano tuttora) il panorama cinematografico degli ultimi anni. Ed è proprio per questa sua "particolarità" che è riuscito, inaspettatamente, a colpirmi. Decisamente non per la vividezza nella rappresentazione dei non morti (ne appaiono "si e no due in croce" durante tutta la durata del film) ma per il percorso di dolorosa realizzazione da parte dei "contagiati" dal
necrovirus di non avere scampo. Che prima o poi, consapevoli o meno, arriveranno a desiderare di mangiare le persone cui tengono di più al mondo. Ed è stato straziante (e struggente) vedere i due protagonisti principali, padre
Arnold Schwarzenegger e figlia
Abigail Bresling, trascinarsi lentamente (così come lento è anche il ritmo di narrazione della storia) verso l'inevitabile fine .Bellissimo.
E voi cosa mi raccontate?
Un bacio.