#uℓtimeℓetture
Può una storia di zombie essere romantica? Fragile è una storia a fumetti meravigliosa, composta da due volumetti: L'amore dopo la morte e Polvere alla polvere. Una duologia che parla di vita, speranza e amore, di sogni da rincorrere e obbiettivi da raggiungere a tutti i costi ma anche di morte, egoismo, crudeltà e della triste deriva dell'umanità con tutte le sue schifezze. Come si può parlare di amore e speranza in un mondo popolato da zombie? Beh, Stefano Raffaele riesce a farlo con quel pizzico di dolcezza che non può non toccare gli animi romantici. Le vicende sono ambientate, come piace a me, in un mondo post apocalittico, bruciacchiato dal caldo, distrutto da un virus tremendo, creato in laboratorio ,inizialmente per risolvere il problema della caducità della vita umana. All'Istituto Oncologico Europeo viene scoperta l'esistenza di un gene (P66SHC) la cui presenza nel corpo ha l'effetto di accorciare la vita. Gli esperimenti che vengono fatti per porvi rimedio però sfuggono di mano all'equipe incaricata e in men che non si dica il virus si diffonde all'intera umanità. Caos e distruzione. I pochi superstiti ancora umani vivono in città fortificate protette dai Disinfestatori, zombie creati in laboratorio che hanno come compito quello di cacciare altri zombie per liberare l'umanità dalla loro piaga. I due protagonisti principali sono Alan e Lynn, entrambi zombie. Alan, morto da pochissimo per un "banale" incidente domestico (un po' alla Final Destination, splatter e ingegnoso), Lynn, ex-modella morta invece da un mesetto in una maniera veramente crudele. Le tavole che raccontano le dinamiche della sua morte mi hanno fatta rabbrividire. Fragile è la storia del loro incontro e del bizzarro tempismo della vita. Quando questa "finisce" ecco che Alan e Lynn trovano una valida ragione per costringere i loro corpi a esistere: l'amore. Inizia così un lungo viaggio contro la veloce decomposizione della loro carne, alla ricerca di una cura per la malattia che sta infestando il mondo. E posso assicurarvi che questa non è il virus zombie ma l'imbecillità e cattiveria umana. È una storia struggente, scritta dall'autore prima della nascita del TWD-verse, dallo sviluppo veramente originale. Il world building e i disegni sono eccezionali. Mi intendo poco di tavole e cose varie ma queste sono addirittura riuscita a trasmettermi la sensazione di caldo intenso e afa delle scene ambientate nel deserto.
★★★★
●●●
Di Outcast sinceramente non ricordo se vi ho già parlato ma, nel dubbio, repetite iuvant. Dopo aver adorato TWD ho voluto iniziare a leggere anche l'altro bambino di Robert Kirkman, Outcast. Il reietto. Ho letto il primo volume (che raccoglie gli albi dal 1 al 6 della serie), in cui R.K. ci introduce al mondo di Kyle Barnes. Le tavole sono a colori e già dalle prime pagine si capisce come la colorista (Elizabeth Breitweiser) e più in generale i creatori puntino sul contrasto dei colori accesi, come il rosso carminio, con i colori più ombrosi e scuri, come il blu e il nero, per ammantare la storia di una terrificante atmosfera horror, facendo risaltare le macchie di sangue. Oucast parla di possessioni demoniache ed è ambientato in un piccolo paese del West Virginia, in cui Kyle vive da emarginato, fino a quando il prete della cittadina non bussa alla sua porta in cerca d'aiuto. Un ragazzino della propria parrocchia si è strappato un dito con i denti di fronte alla madre, in preda ad un raptus micidiale, e solo Barnes può essere d'aiuto, proprio a causa del suo doloroso passato. Kyle ha un dono, se così lo si può chiamare. Ha il tocco magico per quanto riguarda gli esorcismi. Non esiste demonio che sappia resistergli. L'ho trovato un volumetto molto introduttivo. Succede poco e nulla che faccia progredire la storia. Niente si risolve, cosa ovvia dal momento che si tratta del capitolo d'ouverture e molta carne viene messa sul fuoco. Nel complesso mi ha stuzzicata parecchio. Credo proprio che andrò avanti con la lettura, prima o poi.
★★★★
●●●
Ho letto Le terrificanti avventure di Sabrina e ne sono rimasta stregata, a partire dalla copertina che, se avessi un briciolo di coraggio in più, mi farei tatuare sulla schiena (è m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-a). È un piccolo capolavoro dell'horror. La sensazione, durante la lettura, è quella di trovarsi all'interno di un incubo notturno in stile Nightmare. Asfittico e tenebroso. Scordatevi la Sabrina Spellman coccolosa del telefilm anno '90 e fate "ciao ciao" con la manina a una giovane strega più dark e inquietante. Tanto per cominciare Sabrina abita con le zie paterne, Hilda e Zelda, in una casa con cimitero annesso, corredata di obitorio. Le streghe si nutrono della carne dei cadaveri e prendono parte a sanguinosi rituali satanici. Non scordiamoci che sono le serve del diavolo e come tali creature delle tenebre. Parole di E.T.Spellman, sacerdote della casa delle tenebre, studioso occultista e padre di Sabrina: "siamo il freddo vento di ottobre che spira tra il secco granturco morto". Mica robetta da poco! La nostra streghetta si trasferisce a Greendale per sfuggire a un passato scomodo e ricominciare da capo una nuova vita insieme alle zie e al gatto parlante, nonchè famiglio, Salem. E ci riesce finchè qualcosa di orribile emerge dalla terra in cui è stato sepolto tanti anni addietro, per portare scompiglio nella vita della giovane Sabrina, divisa fra la sua parte demoniaca, il prossimo rito di passaggio verso la vita da strega (il battesimo dell'oscuro signore), e quella umana, l'amore per Harvey. È una storia tragica ed esoterica, veramente avvincente. Le tavole sembrano disegnate a matita e rendono la storia ancora più coinvolgente. La ammantano di un'atmosfera particolare,suggestiva, quella di una serata trascorsa a raccontarsi storie dell'orrore di fronte al caminetto. Leggetela.
★★★★
Voi cosa mi raccontate di bello? Avete qualche fumetto da consigliarmi?
UN BACIO ♡