3 LIBRI e 1/2 [3 CARTACEI - 1/2 EBOOK)
3 e 1/2 ROMANZI
4 AUTRICI [1 ITALIANA - 1 STRANIERA]
831 PAGINE LETTE circa - 27 PAGINE AL GIORNO
#LETTURE
Come vi ho già anticipato proprio qua sopra è stato un mese all'insegna del #ROMANCE. Uno de miei generi letterari preferiti. Per riprendere bene il ritmo avevo bisogno di rifugiarmi nella mia comfort zone così ne ho approfittato e siccome ho troppe serie iniziate e con le quali non sono assolutamente in pari mi sono data al recupero di una delle mie preferite in assoluto: i BRIDGERTON di JULIA QUINN. Ho letto IL DUCA E IO, UN UOMO DA CONQUISTARE e A SIR PHILLIP, CON AMORE. Sarò breve e concisa. L-E-G-G-E-T-E-L-I !!! Julia Quinn è una delle poche autrici capaci di conciliare perfettamente comicità (e non sto parlando di una comicità sciocca ma arguta e attentamente architettata) e romanticismo. Non di quello troppo dolce e zuccheroso ma comunque capace di scioglierti il cuore. In tutti i libri della serie ogni capitolo è accompagnato da una breve intro. Per quanto riguarda i primi si tratta di brevi stralci (divertentissimi!) tratti da un giornale di pettegolezzi fittizio redatto da una misteriosa Lady Whisteldown. Leggendoli vi scompiscerete dalle risate. Si distinguono per una comicità molto composta, molto british, ma...si, proprio per questo vi rotolerete dalle risate. Il duca e io ne rappresenta il titolo d'ouverture . Ha come protagonisti Daphne e Simon Basset, Duca di Hastings ed è, per il momento, uno dei miei preferiti dell'intera serie. Il suo punto di forza (che poi è anche l'elemento che me lo ha fatto adorare così tanto) sono i dialoghi tra i due "innamorati", i loro scambi di battute sono irresistibili e il tono ironico impresso alla narrazione dalla Quinn è degno di nota. Come accade spesso per i libri che fanno parte di questo genere l'ossatura di base è comune a tante altre storie che appartengono allo stesso filone ma è la sovrastruttura che vi applica l'autrice a renderla una delle migliori storie mai lette. Da una parte abbiamo un neoduca reticente nei confronti dell'amore il cui odio per l'appena defunto padre lo ha messo da anni sulla strada della distruzione personale. Ecco che su questa strada all'apparenza ormai segnata si para una giovane donna affascinante, l'amica che tutti i gentiluomini vorrebbero ma che nessuno è deciso a sposare, in cerca di un marito che susciti in lei passione oltre che amicizia. Non potrebbero esistere persone che vogliono cose più diverse dalla vita eppure i loro due cammini si incrociano e...sono scintille! CINQUE STELLINE. Un uomo da conquistare invece vede in scena Penelope Featherington (la classica wallflower zitella delle stagioni londinesi) e il più affascinante dei fratelli Bridgerton, Colin, tanto ammirato e cacciato dalle mamme londinesi quanto insoddisfatto della propria esistenza. Quando Penelope all'inizio del libro descrive l'esatto momento in cui si è innamorata di C. non ho potuto trattenermi dal sorridere: "Il sei aprile 1812, precisamente due giorni prima del suo sedicesimo compleanno, Penelope Featherington si innamorò. Fu, in una parola, eccitante. Il mondo tremò. Il suo cuore sobbalzò. Restò senza fiato. Fu inoltre in grado di stabilire, con una certa soddisfazione, che l'uomo in questione, un certo Colin Bridgerton, aveva provato esattamente le stesse emozioni. Oh, non per quanto riguarda l'innamorarsi. (...) Tuttavia per lui la terra tremò, gli sobbalzò il cuore, e Penelope fu certa restò anche senza fiato. Per una decina di secondi buona. Una caduta da cavallo faceva solitamente quell'effetto a chi ne era vittima". Segretamente innamorata del fratello della sua migliore amica, Eloise, alla veneranda età di 28 anni non ha mai ricevuto una proposta di matrimonio e si è ormai rassegnata a passare il resto della propria vita ostaggio della donna più pettegola del bel mondo londinese, sua madre. L'aspetto più carino e dolce di questo libro è che pare essere proprio Colin l'unico in grado di cogliere la bellezza nascosta della donna, la sua incredibile intelligenza, rimasta nascosta per anni (anche a lui) sotto lo spesso strato della sua timidezza. QUATTRO STELLINE. A Sir Phillip, con amore invece parla della solitudine. Di un uomo solo, imprigionato in un matrimonio senza calore e in un rapporto padre-figli, che la paura di replicare gli errori del padre violento gli impedisce però di vivere appieno. E di una donna, Eloise, indipendente e caparbia, decisa a trovare l'uomo della sua vita a tutti i costi, anche a discapito della propria reputazione. I loro destini si incontrano in ben tristi circostanze, la morte della moglie di Phillip, da cui inizia una corrispondenza che cambierà per sempre la loro vita. Una delle parte migliori di questo libriccino sicuramente sono i buffi teatrini che Phillip (un vero e proprio orso) intavola con i due gemelli (da cui traspare anche tutto il suo disagio nel relazionarsi ai figli di otto anni). Così Eloise irrompe improvvisamente nella vita di Phillip scombussolando all'uomo tutti i piani così accuratamente ragionati di trovare e sposare una donna che possa essere in primis mamma e poi, forse,una moglie. Non cerca certo l'amore ma la comodità di qualcuno cui appoggiarsi per risolvere le difficoltà della vita quotidiana. Beh, il destino gli farà trovare ben altro. QUATTRO STELLINE.
IL DUCA E IO (Bridgertons, #1) - IL VISCONTE CHE MI AMAVA (Bridgertons, #2) - LA PROPOSTA DI UN GENTILUOMO (Bridgertons, #3) - UN UOMO DA CONQUISTARE (Bridgertons, #4) - A SIR PHILLIP, CON AMORE (Bridgertons, #5) - AMARE UN LIBERTINO (Bridgertons, #6) - TUTTO IN UN BACIO (Bridgertons, #7) - IL VERO AMORE ESISTE (Bridgertons, #8)
#MOVIES
Lo scorso mese ho avuto occasione di vedere due film al cinema (VELOCE COME IL VENTO e THE DRESSMAKER) e uno su NETFLIX (FINAL DESTINATION 5). Per quanto riguarda quest'ultimo da fan della serie di film omonimi non potevo non guardarlo, anche se ogni volta sono dolori per lo stomaco. Per chi non conoscesse i vari Final Destinationsss si tratta di film ad alto contenuto splatter e morti altamente improbabili in cui la Signora dalla lunga e affilata falce si impegna nei modi più fantasiosi per pareggiare i conti con la Natura. Come in ogni FD che si rispetti tutto prende avvio da una morte scampata. Il "veggente" del gruppo questa volta è Sam Lawton che, durante un viaggio di lavoro, riceve la terribile premonizione del catastrofico crollo del ponte. Prima di decidere di guardare questo film, un piccolo consiglio...preparate adeguatamente il vostro stomaco e assolutamente non guardatelo se avete intenzione di togliervi la miopia con il laser! TRE STELLINE. Veloce come il vento invece l'ho visto su incoraggiamento di una mia amica fan dei motori. E inaspettatamente mi è piaciuto! A quanto ho capito è tratto da una storia vera e,si, parla di macchine da corsa, ma ancor di più parla del rapporto burrascoso e struggente tra un fratello, Loris (leggenda ormai tossicodipendente dell'automobilismo da rally), e una sorella, Giulia De Martino (astro nascente del Gran Turismo), che vive in una cascina nella campagna dell'Emilia Romagna, insieme al fratellino minore Nico, dopo l'improvvisa morte del padre per infarto cardiaco. Entrambi vengono costretti a vivere sotto lo stesso tetto proprio a causa della scomparsa del padre e, piano piano, è proprio questa costrizione a permettere loro di imparare ad amarsi di nuovo. E alla fine, poco dopo i titoli di coda, mi è pure scappata una lacrimuccia, lo ammetto. Molto molto bello. QUATTRO STELLINE.
The Dressmaker. Il diavolo è tornato invece è tratto dal romanzo omonimo di Rosalie Ham (pubblicato da poco dalla Mondadori). È un film molto enigmatico, a tratti marcatamente tragicomico e anche esplicitamente divertente. Che racconta di una vendetta sociale e morale. Dalle atmosfere un po' strane. Che può piacere come può non piacere. Non ammette vie di mezzo. In un polveroso paesello australiano fa ritorno (dopo anni trascorsi in Europa) Tilly, decisa a far luce sull'episodio traumatico, avvenuto nella sua infanzia, che ne ha poi determinato la cacciata da Dungatar. Con Tilly, sarta provetta, arriva anche una ventata di modernità, in un paesino tristemente bigotto, nei modi e nei pensieri come negli abiti. Ed è proprio con l'ago e le forbici da sarta che la donna mette in atto la sua inaspettata vendetta sugli ottusi abitanti del piccolo paese. A me è piaciuto molto, soprattutto la prima parte, caratterizzata da una serie di quadretti comici spassosissimi. Da un certo punto del film in poi è successa però una cosa che mi ha spiazzata (Liam Hemsworth ma che mi combini!) e il film ha iniziato a prendere una piega sempre più tragica e lugubre fino al finale...funereo! Tutto sommato è un film bellino. Consigliato perché saprà sicuramente spiazzarvi. TRE STELLINE.
E con questo il riassuntino del mese di maggio si conclude. Voi che mi raccontate di bello? Avete qualche lettura da consigliarmi?
Un bacio.
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