lunedì 13 aprile 2015

RECENSIONE: SPIRE DI FUOCO (La Casa dei Demoni, #3) di MARTA PALAZZESI (GiuntiY)

Buon lunedì amici lettori e amiche lettrici! Nei giorni scorsi ho finito di leggere SPIRE DI FUOCO di MARTA PALAZZESI, terzo capitolo della SAGA DELLA CASA DEI DEMONI. Ecco il mio commento.

Nel palazzo la vita non è ancora tornata alla normalità. Thea Anderson, la giovane mezzosangue dotata del potere dei sogni, è diventata sempre più abile nel suo ruolo di cacciatrice di Azura, i terribili demoni che popolano il Mondo Sotterraneo, ma gli ultimi avvenimenti l'hanno sconvolta. Durante una caccia solitaria tra i boschi della Romania, Thea si trova a combattere contro un nuovo pericolo, le crudeli Vale Nere, entità malefiche della foresta, ma lo dovrà fare da sola. La sua migliore amica, infatti, è ancora rinchiusa nel palazzo dopo aver scoperto di essere figlia del malvagio Trevor, da cui ha ereditato la follia che la tormenta. Il padre di Thea, invece, se n'è andato senza spiegazioni, ossessionato da una sua personale crociata. Thea dunque potrà contare solo su Damian, l'affascinante ragazzo mezzo demone dalla storia enigmatica: il loro complicato legame non si è lasciato piegare dalle difficoltà ed è diventato sempre più stretto. Tanto da condurli in Transilvania, sulle acque letali del fiume Rosia, dove li attende la battaglia finale contro il più temibile dei nemici: la perfida Vera Ruja, potentissima regina delle Vale Nere. 

RECENSIONE (POSSIBILI SPOILER PER CHI NON HA LETTO I PRECEDENTI):

Spire di fuoco è l'ultimo episodio di una saga fantasy e paranormal, nata dalla penna di Marta Palazzesi. Chi mi legge già da un po' sa che il mio rapporto con questa serie, in particolare con Il bacio della morte, suo esordio, non è stato idilliaco. La sua trama si caratterizzava di quei dettagli capaci di accendere la mia curiosità, arrivata però alla lettura del primo capitolo la mia aspettativa si è scontrata con determinati particolari che me l'hanno reso troppo somigliante ad un'altra serie che già seguivo, L'accademia dei vampiri di Richelle Mead. Accantoniamo però queste mie prime impressioni, di cui vi avevo già parlato al tempo della sua lettura. Ridimensionate le mie aspettative, ho deciso di proseguire la lettura della serie e in questo secondo capitolo, Il sogno dell'incubo, ho trovato quelle particolarità capaci di rendermi la lettura piacevole. Spire di fuoco riprende pochi mesi dopo la fine de Il sogno dell'incubo. Serena, la migliore amica di Thea, è impazzita e il Palazzo è in fermento per la deposizione di Grigor, suo governante. Non voglio soffermarmi troppo sulla trama poichè è facilissimo farsi scappare qualche spoiler indesiderato per i lettori della serie. Quello di cui voglio parlarvi sono invece le caratteristiche che mi hanno colpita. La prima è la scelta dell'autrice di dare spazio, nella narrazione, a uno dei personaggi secondari più interessanti e controversi, Zarmayr Carzou, Incubo e padre della protagonista. Nella lettura mi sono trovata quindi davanti a un alternarsi di capitoli in prima persona, in cui Thea fa da protagonista, e capitoli scritti in terza persona ma dal punto di vista di Zarmayr. Solitamente non è una cosa che apprezzo poichè è un togliere spazio agli attori principali ma questa volta l'ho accolta con piacere. Marta ci da così la possibilità di conoscere a fondo il passato di Zarmayr e di cogliere negli episodi che lo hanno coinvolto, il perché a certe sfumature del suo carattere. Avremo anche la prova che, sotto quel cinismo e quella mente affilata, in realtà si nasconde un cuore pulsante d'amore. I colpi di scena sono pochi e concentrati nelle ultime pagine del libro. Tale caratteristica mi ha fatto pensare a Spire di fuoco più come ad un capitolo di passaggio fra due grandi avventure. Mi e spesso capitato di trovare questo genere di libri nelle serie che ho letto e si, se da un lato hanno contribuito a rallentarne la lettura, dall'altro non mi sono mai dispiaciuti. Mi piacciono le serie ricche di colpi di scena ma trovo che questi debbano anche essere abilmente diluiti e distribuiti lungo tutto il corso della narrazione, lungo il corso dei libri che la compongono. Thea, come è nella sua natura, per il fortissimo desiderio di salvare gli altri non potrà evitare di infilarsi in qualche guaio. Guaio che porterà il lettore a conoscere due creature paranormali: le Vale Nere e le Iele. Tanto orripilanti e orrende all'esterno le prime quanto ingannevolmente belle e eteree le seconde. Alla fine del libro Thea non sarà più la stessa, sia fisicamente che psicologicamente. Una presenza che ho trovata molto evanescende in questo capitolo è quella di Damian e questa caratteristica ha fatto si che, fino al colpo di scena finale, rimanesse un po' come un personaggio di sfondo così come la loro storia d'amore. 

VALUTAZIONE: Nel complesso questa si è rivelata una lettura piacevole, senza eccessivi batticuori, e carina. La consiglierei, così come l'intera serie, sicuramente ad un pubblico giovane in cerca di avventure. 

Voi avete letto questa serie? Che ne pensate? 

6 commenti:

  1. Ciao Giulia, io sto aspettando che mi arrivi il libro :) a dire il vero non so se mi piacerà, già i primo due volumi mi avevano convinto poco, su questo non ho grandi aspettative.. ma ormai voglio concludere la trilogia.

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    1. Ciao Rowan, credo che la trilogia si sia appena trasformata in una saga :) Anche perché se questa fosse la conclusione ci sarebbe da protestare xD

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    2. Ma non credo, sul sito della Giunti c'è scritto che è il capitolo conclusivo ç___ç

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    3. Boh, nella bio dell'autrice (sulla sovraccopertina) dice che "Il bacio della morte" e "Il sogno dell'incubo" sono i due primi capitoli della saga :)

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  2. Ciao Giulia! Che bello ripassare anche dal tuo blog finalmente :D
    Questa serie all'inizio mi ispirava molto, ma poi ho letto solo recensioni abbastanza negative e mi è un po' passata la voglia.. però mi è rimasta un po' di curiosità, quindi forse un giorno la inizierò. :)
    p.s.: ho visto solo ora che mi hai assegnato il Liebster Award, grazie mille! Ho risposto sul tuo post *__*

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