martedì 25 ottobre 2016

ℛecensione ▸ QUELLA CALDA ESTATE IN TEXAS (Travises #3) di LISA KLEYPAS

BUONDÌ amici lettori e amiche lettrici, è tornato il caldo. Questo autunno non ne vuole proprio sapere di decollare. C'è da dire però che i colori (soprattutto delle foglie) sono bellissimi quindi,  a parte il caldo, sto adorando questo periodo. Per rimanere in tema di temperature hot, oggi voglio parlarvi di QUELLA CALDA ESTATE IN TEXAS, il terzo libro dei TRAVIS di LISA KLEYPAS

 ℛecensione

Nonostante l'infanzia passata in una famiglia difficile, Ella Varner è riuscita a crearsi una vita serena, accanto all'affettuoso Dane e con un lavoro che ama: tiene una seguitissima rubrica di consigli su un giornale. Quando qualcuno ha un problema, scrive a Ella, e lei ha sicuramente una risposta. Ma quando è Ella ad avere un problema? Per esempio, quando la disastrata sorella Tara spunta fuori dal nulla per affidarle Luke, il figlioletto appena nato, e poi scompare? Con il suo spirito pratico, Ella si presenta da colui che tutti indicano come il padre di Luke, il miliardario Jack Travis. Un playboy impenitente, un uomo che guida sempre troppo veloce, vive troppo pericolosamente, e ama troppe donne. L'incontro tra i due sarà a dir poco esplosivo..

COSA NE PENSO? Smooth Talking Stranger (lo chiamerò così perchè se penso all'obrobrio di titolo che gli è stato affibbiato in Italia mi fumano le orecchie) è stato il mio primo tentativo di leggere qualcosa in lingua e, cari miei, se anche voi siete alle prime armi con l'inglese, vi sconsiglio caldamente di iniziare da questo libro. È pieno zeppo di slang americano. Tanto che credo di aver capito si e no due parole su dieci ai tempi della sua lettura in originale. Quando è uscito in Italia sono quindi subito corsa in libreria ad accaparrarmene una copia. Questa serie è senza ombra di dubbio la migliore scritta da Lisa Kleypas per quanto riguarda il genere contemporary romance. E la cosa bella è che si tratta di libri autoconclusivi che, si, contengono dei richiami agli altri libri della serie , parlando appunto dei membri di una famiglia, i Travis, ma che si possono tranquillamente leggere separatamente. STS è ambientato a Huston (Texas) ed ha come protagonisti il fratello di mezzo dei baldi giovini della famiglia Travis, Jack Travis, quello all'apparenza un po' scavezzacollo e donnaiolo, e Ella Varner, vegana poco convinta, giornalista freelance in una rubrica di consigli al femminile (Miss Indipendent) con un infanzia difficile alle spalle e una mamma che ha il potere di mandare in analisi chiunque, anche la persona più equilibrata del pianeta. Ella abita ad Austin, il più lontana possibile dalla città in cui è cresciuta e vive una relazione aperta con Dane, l'attivista più zen del mondo ,che non vuole impegnarsi in niente di così formale e tradizionale come il matrimonio. Perchè l'amore non ha bisogno di essere suggellato da un pezzo di carta. Un giorno Ella riceve una chiamata dalla mamma, c'è un piccolo problemino da risolvere: Tara, sua sorella, ha appena avuto un bambino e, in piena crisi di nervi, lo ha scaricato a casa sua. Guai a chiunque osi chiamarla nonna! Ella, l'impresa di pulizie della famiglia, si fionda ad aiutare. Non fosse altro per salvare il bebè dalle grinfie della riluttante nonna. Fra i papabili papà di Luke c'è anche quel "grosso micione sensuale" di Jack Travis, miliardario inseguito da stuoli di donzelle in cerca di un pollo da spennare, a capo della Travis Management Solutions, una società che a quanto ho capito di occupa di gestioni di beni immobili. Uno dei classici protagonisti tutto muscoli, cellule nervose e brio per cui LK è tanto famosa. In una parola: irresistibile. Il sogno di ogni donna. È da lui che Ella si presenta ed è così che si trova davanti l'uomo più travolgente che abbia mai visto.


Era alto e ben piantato, con muscoli sodi e una virilità disinvolta, gli occhi scuri e folti capelli neri dal taglio elegante. 
Mi bastò uno sguardo per chi e cosa fosse. Il classico maschio alfa, uno di quelli che stimolarono l'evoluzione più o meno cinque milioni di anni fa abbrancando ogni femmina in circolazione. Affascinavano, seducevano e si comportavano come bastardi, eppure le donne erano biologicamente incapaci di resistere al loro DNA.

La cosa bella è che in STS a essere raccontate sono due dolcissime storie d'amore. Molto differenti l'una dall'altra. In ballo ci sono due tipi d'amore differenti. C'è la storia tra Ella e Jack , ricca di passione, travolgente, alla quale E. cerca a tutti i costi di resitere e quella più dolce e tenera tra Luke e Ella, immediata e inevitabile, fatta di un amore puro e unico. Come ogni libro appartenente a questa serie anche STS affronta una tematica importante. Ella proviene da un'infanzia di abusi psicologici, con una madre così narcisista ed egocentrica e un padre completamente assente da costringerla a costruirsi un bozzolo protettivo fatto di sicurezze indistruttibili e isolamento, di punti fermi e privo di imprevisti, come la sua relazione con Dane.


Nella mia personalità c'era un centro ipersorvegliato che nessuno sarebbe mai stato capace di raggiungere.

Nel suo vocabolario non esiste la parola "amo". E pur desiderando fortemente la relazione che piano a piano , sorprendentemente, riesce ad instraurare con Jack sente che c'è sempre qualcosa che la frena, che non le consente di lasciarsi andare completamente. Un instinto di conservazione e una paura più potenti dell'attaccamento che inizia a provare nei confronti dell'uomo più dolce di Huston

Perchè perdo qualsiasi persona di cui mi importi qualcosa prima o poi. 
Non era una paura razionale, certo...era qualcosa di viscerale, e questo rendeva più difficile combatterla.
Ogni volta che amavo qualcuno, lo perdevo e mi rimpicciolivo.

È per questo che tiene così tanto a precisare a Jack che tutto quello che avranno sarà una relazione occasionale, senza impegni nè promesse per il futuro. Perchè lei può amare solo fino ad un certo punto, fatta eccezione per Luke. Come in ogni favola moderna che si rispetti a questo punto è proprio il destino a metterci lo zampino e...zac, Ella scoprirà che in fondo i legami definitivi non sono così male come pensava. Dirvi che ho adorato STS è superfluo. Ormai lo avrete già capito. La prosa di Lisa Kleypas come sempre è dolce, romantica, schietta e piena zeppa di umorismo e ironia. Diverntente. Fa da cornice a protagonisti indimenticabili, caratterizzati da dio, dotati di senso dell'umorismo e, porca paletta, dei veri e propri combattenti. Per quante pizze in faccia la vita lanci loro riescono sempre a ripulirsi la faccia dal condimento e reagire. QUATTRO STELLINE

VOI CHE NE DITE? AVETE GIÀ INCONTRATO JACK E ELLA?
UN BACIO

2 commenti:

  1. Oh, mamma, Jack *w* Adoro questa serie, il mio preferito resterà il secondo volume, Il diavolo ha gli occhi azzurri, però a rileggere la storia di Jack e Ella attraverso le tue parole, mi hai fatto venire voglia di riprendere in mano il libro :3 Certo che come crea La Kleypas dei maschi belli belli che ti fanno sbavare e poi venire gli occhietti a cuoricino, nessuno mai! :D Tra l'altro ho appena letto il quarto della Friday Harbor, e Jason Black è taaantaaa roba. L'hai letto? Se no, fallo! ;)
    Non ho mai provato a leggerla in lingua però! ^^

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    Risposte
    1. Aww...allora devi conoscere Derek Craven (se non l'hai già fatto)! Per quanto riguarda quella serie purtroppo mi sono inceppata al libro d'ouverture e non l'ho mai più ripresa. Però se mi consigli questo quarto volume potrei farci un pensierino ;)

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