Siamo nell’estate del 1788, nella Francia pre-rivoluzionaria messa a dura prova da un rigido inverno e in attesa del giorno dell’assemblea degli Stati Generali che precederanno la presa della Bastiglia. I protagonisti sono Eufrasia, figlia del conte Xavier des Fleuves facente parte dei fisiocratici sostenitori del cambiamento, e Venanzio, un assassino prezzolato dal torbido passato. A seguito del mancato matrimonio della ragazza, i due s’incontrano e tra loro viene a crearsi un saldo legame dai risvolti inquietanti che mette in luce i loro animi senza scrupoli e disposti a tutto, per se stessi a scapito degli altri. La richiesta di Eufrasia di inscenare il proprio omicidio, per evitare il convento, e l’esecuzione del servizio da parte del bandito, porta entrambi a cambiare identità celandosi nel cupo scenario della Francia in fermento, in ginocchio sotto la neve incessante dell’inverno 1788. A questo punto la storia si articola tra Nanterre, piccolo borgo vicino a Versailles, e la Bretagna, terra d’origine dei protagonisti. Eufrasia diviene la Vedova, donna sempre celata in un lutto stretto, abile giocatrice d’azzardo e contrabbandiera che arma la rivoluzione incombente. Venanzio si spaccia per il duca Stolfo Rues di un casato inesistente. Una serie di coincidenze li fanno incontrare nuovamente, mentre l’amore di entrambi viene svelato lentamente in un timore reciproco del rifiuto. Ma le promesse sono promesse e…
1793. Una lettera disperata giunge dalla Francia, dove la Rivoluzione impazza. Intercettata da Venanzio, ora duca Rues de Martin, scatta il piano per salvare un innocente dall'inferno del terrore. Eufrasia e Venanzio tramano nel buio, feroci e decisi a riscattare se stessi e il sangue offeso, irriducibili sfidano Dio, si confondono con le ombre di un tempo spietato e rischiano la vita al fianco di foschi personaggi in un mondo senza più regole, la giustizia a ergersi distruttiva con la libertà che scioglie cani randagi. Nella cupa atmosfera di una Parigi allo sbando, nell'aria fetida di una locanda malfamata, davanti alla ghigliottina, mentre Maria Antonietta guarda il popolo assetato di sangue, l'amore muove i due amanti e dal fango risorge con un inganno perfetto, con un gioco delle parti che trascinerà nella loro vita chi era destinato alla morte.
Ne approfitterete? Io quasi quasi sto meditando l'acquisto di un dispositivo kindle. Ultimamente su Amazon vengono auto-pubblicati sempre più romanzi dalle trame una più fantasiosa e originale dell'altra e decisamente non me ne voglio perdere nemmeno uno! Credo che alla fine cederò e mi convertirò alla kindle-generation.
Grazie per questo post promozionale e imprevisto. Spero che qualcuno dei numerosi lettori di questo blog venga in qualche modo incuriosito e mi legga.
RispondiEliminaRelativamente al 'problema' Kindle si o Kindle no, mi permetto di dare un consiglio, frutto della mia personale esperienza. Chi legge e-book non si limiti a prendere un lettore Kindle, opti piuttosto per un buon tablet sul quale si possono scaricare tutte le applicazioni possibili per la lettura degli e-book (kindle, e-pub, PDF, Kobo... tutte e tutte gratis). Io ho un tablet perchè mio marito me lo ha regalato 'sbagliando' l'acquisto, io volevo solo un e-book reader. Ebbene, io lì ci leggo qualsiasi cosa. Consiglio a Tricheco dunque un tablet che non costa poi una fortuna e ha così funzioni infinite.
Spero di essere stata utile. Grazie ancora per questo post.
Grazie Barbara per il prezioso consiglio che mi hai dato ^^ Il mio problema è che il tablet emette luce e questa mi irrita molto gli occhi. Talvolta passo ore su ore a leggere un libro dopo l'altro e alla fine inizio a vederci doppio! Ho risolto con l'e-reader che ha quella tecnologia specifica (della quale non ricordo assolutamente il nome) grazie alla quale sembra di leggere una pagina di carta. Esiste qualche tablet che funzioni in modo simile al reader? Non sono molto pratica di elettronica :)
EliminaLe varie applicazioni hanno le funzioni per la luminosità dello schermo, tranquilla. Io ho Kindle sul tablet, per esempio e posso scegliere sfondo bianco (e lo regolo con il tablet stesso), fondo seppia e fondo nero. Io uso il nero, mi stanca meno e filo come un treno. Altre applicazioni hanno il fondo grigio. Insomma, tutto è gestibile come l'occhio esige, anche ovviamente la grandezza delle lettere.
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EliminaGrazie per l'illuminazione in materia! Ora mi informo riguardo ai prezzi e vedo se farci un pensierino ^^
EliminaFinalmente dopo averne eliminati due sono riuscita a non farci errori di distrazione :)
Sappimi dire per cosa opti, sarei felice di conoscere il risultato finale di questo mio consiglio spassionato.
RispondiEliminaNon mancherò di fartelo sapere!
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