mercoledì 25 marzo 2015

RECENSIONE: LA PORTA DEI MORTI di SIBYL VON DER SCHULENBURG (Il Prato)

Buonasera amici lettori e amiche lettrici, siccome è da un po' che non scrivo una recensione, ho pensato che stasera ne avrei potuta pubblicare una al posto della rubrica WWW...WEDNESDAYS. Spero che non vi dispiaccia. LA PORTA DEI MORTI mi è stato inviato "per sbaglio" dalla casa editrice IL PRATO e...meno male! Si è rivelata una lettura sorprendente.

Sono l’amore e la pietà a spingere Giulia alla raccolta di tanti cani randagi o è qualcos’altro che la costringe in quel fenomeno che gli anglosassoni chiamano animal hoarding, collezionismo di animali? Se lo chiedono anche le autorità di Verdalmasso, un paese tra le colline toscane dove l’anziana svizzera risiede ormai da diverso tempo, in solitudine ai margini del paese. Il sindaco però non può dedicarsi solo al problema della cagnara in quanto si avvicina il solstizio d’estate e, la notte di San Giovanni, il paese è da sempre teatro di incontri particolari, visite di parenti scomparsi da tempo.La psicologa, incaricata di sondare le capacità psichiche di Giulia è nativa di quei luoghi, diretta discendente degli etruschi che lasciarono tracce nelle tombe circostanti il paese e nelle tradizioni legate alle porte dei morti, passaggi ben noti agli antropologi, che hanno il potere di togliere la paura di morire.

RECENSIONE:

Sul litorale toscano, una terra ricca di fascino, c'è un paesino immerso nel verde, Verdalmasso, e li, sulla costa, c'è una casa, un podere costruito intorno ad una roccia intrisa di esoterismo etrusco. All'interno del masso è stato scavato un trono, il Trono del Sole, attraverso il quale è possibile comunicare con il mondo Sotterraneo durante il giorno di San Giovanni. Nella casa vive una donna sola, Giulia Regazzoni, con una morbosa passione e una paura viscerale della morte. Ma non temete, cari lettori, l'anziana signora non rimarrà sola ancora per molto, a farle compagnia arriverà presto sua nipote Lucia. Non voglio dirvi molto riguardo alla trama perchè La porta dei morti è uno di quei libri del quale nessun particolare dovrebbe essere svelato per garantile al lettore, il quale desidera intraprendere la sua lettura, di goderne appieno. Sappiate soltanto che le vicende raccontate viaggiano in bilico fra realtà fattuale,vivida, e irrealtà metafisica,intangibile, spiegabile solo con la magia, con l'esoterismo, mediante le leggende. Le vicende si ambientano apparentemente nel tempo presente ma, leggendo la storia, vi renderete conto che sotto questa, la principale, ve n'è un'altra, sotterranea appunto. Etrusca. Una storia antica. La storia di un amore contrastato e la chiave per comprendere l'energia che gravita intorno alla casa della gattara. Uno dei temi portanti è quello della morte, la concezione della morte degli etruschi e la paura di fronte al buco nero, all'oblio, che si potrebbe trovare alla fine della vita, che è un senso unico. La porta dei morti non è un libro per stomaci delicati. Leggere la prima parte del libro per me, una persona che ama gli animali follemente, non è stato semplice. L'animal hoarding porta l'uomo a compiere delle nefandezze innominabili, crudeltà senza fine. Sappiate però che alla fine, ogni minimo tassello posto in essere dall'autrice, si comporrà in un puzzle. Alla fine capirete tutto, o quasi. Questo è un libro che non consiglierei a tutti proprio per le tematiche affrontate. Voi, lettori che amate l'esoterismo e le storie contorte e intricate, proprio voi la troverete una lettura gustosa e raccapricciante, e alla fine riuscirete anche ad apprezzarla. Per di più offre uno spaccato della Toscana che è raro trovare nei libri. Una Toscana magica, terra di un popolo particolare, quello Etrusco, capace di affascinare il lettore odierno con tutto il sistema di credenze che di esso è caratteristico.

VALUTAZIONE: E MEZZA


2 commenti:

  1. Bella recensione, mi hai incuriosita moltissimo! Adoro le storie di questo tipo, ci faccio un pensierino sicuramente per gli acquisti del prossimo mese :)

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