Pagine: 411 Prezzo e-book: 5,18 Dreamspinner Press |
Il 6 maggio uscirà Questione di tempo vol. 2 di Mary Calmes e sinceramente non vedo l'ora di poter finalmente scoprire come Sam riuscirà, se riuscirà, a riconquistare Jori. Non evidenziate la parte in nero se non avete letto questo primo volume perché è molto ma molto spoilerosa. Svela un particolare del finale per il quale mi sono indignata con uno dei due protagonisti. Capirete il perché recensione facendo. Ma adesso iniziamo dal principio. Ho acquistato Questione di tempo vol. 1 una settimana fa, spinta da un post/stato su un gruppo di fb che tratta di romantic suspense. Come saprete, se mi leggete da un po', sono una vorace divoratrice del genere in questione tanto che a fine mese uscirà un titolo che mi farà smaniare fino a quando non riuscirò ad acchiapparlo. Ma questi sono solo dettagli. Adesso passiamo al sodo. Il libro, o meglio l'e-book, in questione è di genere m/m (maschio/maschio), ha come caratteristica preponderante quella di porre al centro una storia d'amore (o come trattasi in questo caso, di tormento) fra due uomini/ragazzi.
Penso che già la trama sveli molto riguardo al possibile epilogo quindi non mi dilungherò introducendovi la storia che peraltro è narrata in prima persona-caratteristica che io adoro nei romanzi-da uno dei nostri protagonisti, Jori Keyes, ragazzo possessore dichiarato-lo dice egli stesso anche se non in questi termini-di una memoria da pulce-senza offesa per le pulci si intende-, dotato di un'ironia non indifferente-i dialoghi sono esilaranti, un botta e risposta che non può non strappare un sorriso a chi legge la storia-, dolce biondino fornito di tè, una calma e pazienza senza eguali. Credetemi, di quest'ultima dote ha incredibilmente bisogno, lungo tutto lo svolgersi della storia che ha inizio una sera. In discoteca a far bisboccia riceve una telefonata da un'amica. In fuga da un marito violento gli chiede di andare a recuperare il suo amato cagnolino George. Assiste ad un'omicidio mandando all'aria il lavoro sotto copertura degli agenti di polizia di Chicago. Fra questi anche Sam Kage, un omone-armadio dagli occhi profondi e i modi arroganti mal celati da una patina di buone maniere che Jori è ben felice di grattare. Nella prima parte del romanzo Sam si trasforma letteralmente in uno stalker, attratto e al contempo irritato-è un eufemismo-dal comportamento incosciente di Jori. Scossi la testa. "Mi dica solo quando potrò andare a casa." I suoi occhi si fecero ancora più sottili. "E' completamente idiota?" Jori non si rende conto del pericolo che sta correndo. Dei sicari lo stanno cercando. E Sam è ben "felice", all'inizio anche un po' inconsapevolmente, di fargli da "scorta". Fino a che non accade. Il momento in cui Sam si rende conto di aver trovato tutto quello che desidera in una persona negli occhi di Jori. Mi allontanai da lui, guardando il suo profilo nel buio. "Tu sei il primo e unico uomo con cui sono andato a letto." "Lo so." "Non è una cosa da poco, lascia che te lo dica." Emisi un respiro lungo. "Sei sicuro che sia questo che vuoi?" "E' una domanda stupida. E' tutto quello che voglio." "Com'è possibile?" "Perché stare a letto con te è diverso." "Diverso come?" " Come ho pensato che dovesse essere," disse, fissandomi negli occhi. E ovviamente il crimine-e non lui soltanto- si mette nel mezzo.
Uniche note negative di questa storia , a mio avviso, sono certe reazioni dei personaggi ai vari sviluppi della trama, che io ho trovato un po' reiterate. In fondo si dovrebbe imparare dai nostri "sbagli" ed evitare di ripetere. Come recita il proverbio romano. Errare è umano ma perseverare è diabolico. Qui mi riferisco in particolare a Sam. Si, ce l'ho con il mostruosamente muscoloso bel detective! Decisamente non così etero come lo ritenevano i suoi amici, familiari e colleghi. Proprio qui sta il problema. La sua indecisione e il suo essere così combattuto fra questi suoi due mondi-quello della propria sfera intima e quello determinato dalla propria professione e dai propri "amici", che lo vogliono in una determinata maniera-lo porta a far patire le pene dell'inferno a Jori, povero ragazzo-non una ma ben tre volte compie gli stessi gesti traendone le stesse conclusioni. Ovviamente non ho potuto fare a meno di cadere anche io vittima imbambolata della sua dolcezza-quella di Jori, si intende. Abbiamo già stabilito che Sam è diabolico!-, così come anche tutti gli altri personaggi che lo trovano molto carino tanto dal resistere a stento dallo strizzargli le guanciotte. Alla fine credevo di poter tirare un sospiro di sollievo e invece...niente! Non c'è stato niente da fare. Non mi resta che sperare in un vol 2 in cui Jori sappia rifarsi degnamente e perché no, anche un po' maleficamente. Bella lettura.
e mezza
Avete letto anche voi questo primo volume? Io sono in attesa dell'uscita del secondo. Non sto più nella pelle!
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