PAGINE: 320
PREZZO: 9,90 Euro
Mimoun Driouch ha scelto la sua sposa, come gli impongono le tradizioni del Marocco. Ma poi, geloso e possessivo, ha trasformato la vita della moglie in un inferno: l’ha tradita e umiliata, si è trasferito in Catalogna alla ricerca della propria strada, abbandonandola per anni, per poi tornare a ossessionarla con i suoi terribili sospetti. Quando nasce la prima figlia, Mimoun sembra cambiare. Negli occhi grandi di quella bambina vede il suo riscatto sociale e con lei accanto per la prima volta nella vita assapora la felicità. Ma quando la giovane figlia prediletta diventa una donna, anche lei cade vittima delle sue violenze e della sua prepotenza. Decisa a trovare un perché agli inspiegabili abusi del padre, la ragazza comincia a ripercorrere la storia della famiglia. Cosa ha reso Mimoun una persona così autoritaria e dispotica? Cosa c’è di tanto terribile nel suo passato, da aver trasformato un bambino innocente in un uomo spietato e folle? Un racconto appassionato, feroce e struggente, una storia di separazioni e abbandoni, di lotta contro tradizioni antiche.
«Un romanzo emozionante sulla famiglia e la politica.»
Sunday Telegraph
«La padronanza narrativa di Najat El Hachmi, il suo umorismo e il linguaggio fresco e disinibito rendono un vero piacere la lettura, a dispetto dei dolorosi temi trattati.»
The Independent
«Un romanzo che mescola abilmente storia familiare e culturale, femminismo e satira, con un finale davvero inaspettato.»
The Guardian
«Una storia che fonde abilmente dramma e commedia, serietà e umorismo.»
Le Monde des Livres
«Una storia narrata con grande maestria.»
La Vanguardia
Najat El Hachmi nata in Marocco nel 1979, si è trasferita in Catalogna all’età di otto anni e ha studiato letteratura araba a Barcellona. Nel 2004 ha pubblicato Jo també sóc catalana, in cui affronta il tema autobiografico delle difficoltà relative all’immigrazione. La città degli amori infedeli è il suo secondo romanzo e ha vinto il premio di letteratura catalana Ramon Llull, il Prix Méditerranée étranger e l’Ulysses Prize.
Che ve ne pare?
Avevo già adocchiato questo libro e si, mi piace! :D
RispondiElimina