Laura Gay e Cristina Contilli sono riuscite con questo epistolario inventato a rendere giustizia ai due protagonisti realmente esistiti: Silvio Pellico, che amava scrivere lettere come provano le sue stesse memorie e la contessa Cristina Trivulzio. I due protagonisti narrano la loro storia d’amore con una dolcezza disarmante. Molti sono gli anni che trascorrono e gli avvenimenti che dovrebbero allontanare i due “teneri” amici ma che, invece, finiscono con l’unirli maggiormente(dall’introduzione di Samanta Catastini).
PARERE PERSONALE:
Oggi, cari lettori del blog, voglio parlarvi di un romanzo epistolare scritto a quattro mani da due scrittrici italiane, Cristina Contilli e Laura Gay. Queste due scrittrcici sono riuscite a raccontare attraverso lettere da loro inventate e scritte che però si basano su un fondo storico la storia d'amore tra Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio, due personaggi storici realmente esistiti qui in Italia.
Cristina Contilli si è dedicata a scrivere quelle da parte di Pellico e Laura Gay quelle da parte di Cristina.
Che dire? Questo libro dolcissimo e delicato mi ha conquistata. L'amore e l'affetto provato dai due personaggi traspare attraverso le sue pagine e raggiunge il lettore lasciandolo, a mio parere, commosso. Questa volta la brevità del romanzo non ha intaccato il mio giudizio su di esso. Il finale è aperto e lascia libera l'immaginazione del lettore e la curiosità viene soddisfatta nella postfazione che ricostruisce storicamente, come anche precedentemente l'introduzione storica, i fatti. Infine ho apprezzato molto il fatto che le due autrici abbiano fatto vedere il lavoro impegnativo dietro a questo libro attraverso anche la biografia e le introduzioni.
Consigliato? Si!
Stelline: @@@@
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